Il glaucoma è una tra le principali cause di perdita irreversibile della vista nel mondo. I glaucomi sono un gruppo di neuropatie ottiche caratterizzate dalla degenerazione progressiva delle cellule gangliari della retina, neuroni del sistema nervoso la cui degenerazione provoca la coppettazione, un aspetto caratteristico di questa patologia. La coppettazione è una sorta di deformazione che subisce il disco ottico in conseguenza dell’aumento della pressione intraoculare e che porta alla perdita visiva.
Il processo di degenerazione delle cellule gangliari è dovuto a un’eccessiva produzione dell’umore acqueo o all’impedimento al suo deflusso. L’umore acqueo è il liquido che si trova tra la cornea e la lente naturale del nostro occhio, cioè il cristallino; quando si accumula, la pressione intraoculare comincia ad aumentare fino a provocare una pressione sul nervo ottico, causando un danno alle fibre nervose.
Glaucoma: i sintomi premonitori
In caso di glaucoma i sintomi premonitori sono generici:
- Fotofobia (fastidio provocato dalla luce quando questa colpisce l’occhio)
- Vista offuscata
- Riduzione della vista
- Mal di testa
- Gonfiore delle palpebre
- Vista sfuocata
Nella maggior parte dei casi il glaucoma non dà segni premonitori; anzi, è asintomatico fino a uno stadio relativamente tardivo. La diagnosi, infatti, è spesso ritardata. Di conseguenza aumenta fortemente la probabilità che il numero di individui affetti da questo problema sia molto più elevato del numero noto e che i pazienti non abbiano consapevolezza della problematica fino a diagnosi conclamata.
Glaucoma: una classificazione
Il glaucoma si divide in 2 grandi categorie.; ad angolo aperto, più frequente, colpisce circa l’80% delle persone affette dalla malattia è spesso diagnosticato in fase già avanzata poiché asintomatico.
Il glaucoma ad angolo chiuso è meno frequente (riguarda il 10% dei pazienti) ma più caratterizzante del sesso femminile. La causa di questo tipo di patologia è un innalzamento improvviso o molto intenso della pressione oculare.
Esiste poi il glaucoma secondario che è quello indotto dalla presenza di altre patologie come diabete, emorragie o tumori.
Glaucoma: segni premonitori sfumati e conoscenza dei fattori di rischio
Da parte del paziente è importante conoscere i fattori di rischio che devono allertare e indurre a sottoporsi a una visita specialistica eseguendo un esame oftalmologico completo.
I fattori di rischio per l’insorgenza del glaucoma sono:
- Età avanzata (>40 anni)
- Storia familiare di glaucoma
- Uso di corticosteroidi sistemici o topici
- Alta pressione intraoculare
- Forte ipermetropia
- Traumi oculari
- Diabete
La diminuzione della qualità della vita associata al glaucoma può verificarsi prima di quanto si pensi: quest’ aspetto rileva l’importanza della diagnosi e del trattamento precoci. Per questa ragione è bene che il paziente sia in grado di riconoscere, oltre ai fattori di rischio, anche sintomi premonitori che spesso possono essere generici.
Glaucoma e gli studi sulle cure naturali
Negli ultimi anni diversi studi scientifici stanno indagando su eventuali cure naturali per il glaucoma, ovvero sui rimedi naturali che possono contribuire a prevenire l’insorgenza di questa patologia oculare. Tra i derivati naturali sotto studio ci sono la caffeina, il ginkgo biloba e il mirtillo. Svolgerebbero un ruolo importante anche tutti i potenziali antiossidanti tra cui acido alfa-lipoico, vitamina C, beta-carotene, vitamina E, luteina, zinco, selenio, melatoninaLa melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale... e glutatione. Proprio per la potenzialità antiossidante delle sostanze citate, che spesso sono presenti in frutta e verdura, è stata altresì trovata una connessione tra una dieta sana e la prevenzione dell’insorgenza del glaucoma.
D’altro canto, le basi biologiche delle cause del glaucoma sono ancora poco conosciute e i fattori che contribuiscono alla sua progressione non sono stati completamente caratterizzati. A oggi l’unico metodo provato per trattare questa patologia è la riduzione della pressione intraoculare tramite chirurgia o colliri specifici che sono prescritti dal medico oculista e che il paziente deve applicare con metodo e costanza per garantire il rallentamento della progressione della malattia e il mantenimento della qualità della vita. Questi sono gli obiettivi principali per il trattamento del glaucoma.
Sintomi lievi (bruciori, fastidio, arrossamenti e lacrimazione) ma persistenti devono sempre orientare verso un consulto medico. Se l’oculista esclude la presenza di patologie che richiedono un trattamento farmacologico o chirurgico, è possibili lenire queste manifestazioni con l’applicazione di gocce oculari a base di estratti vegetali decongestionanti (come quello di camomilla) e sostanze ad alto potere idratante (come l’acido ialuronico).
Fonti:
Glaucoma – MSD Manuals
Glaucoma – ISS Salute, Istituto Superiore di Sanità