La gastrite è un’infiammazione della mucosa gastrica che riveste le pareti dello stomaco. Questo tipo di irritazione viene generata da molteplici e differenti cause. Tra i principali sintomi che la gastrite manifesta ci sono avvertire bruciore, dolore, crampi e fastidio allo stomaco. Inoltre, spesso si avverte una sensazione simile a come se qualcosa ribollisse nello stomaco.
Lo stile di vita di chi soffre di gastrite influenza molto sia la sintomatologia che l’intensità con cui l’infiammazione si presenta ed evolve.
Gastrite: gli alimenti da evitare
Gli alimenti da evitare quando si ha la gastrite sono quelli acidi, difficili da digerire, irritanti per la mucosa gastrica e di conseguenza favorenti l’infiammazione:
- Caffè
- Alcol
- Bevande gassate
- Cibi molto conditi e/o piccanti
- Formaggi grassi o fermentati
- Insaccati
- Carne rossa
- Spezie
- Verdure che possono portare gonfiore come le crucifere (broccoli, cavoli, cavolfiori)
- Cipolla e aglio
- Pomodori
- Frutta acida come agrumi
- Succhi di frutta (acidi).
Studi scientifici hanno valutato la capacità delle diete caratterizzate da alcuni alimenti di ridurre rapidamente ed esponenzialmente i sintomi correlati a condizioni come gastrite e reflusso gastroesofageo, quando non associati a Helicobacter pylori.
Gli alimenti permessi in caso di gastrite
Alcuni alimenti sono consigliati a chi soffre di gastrite perché non aggressivi sulla mucosa gastrica:
- Zucca e zucchine
- Patate bollite
- Carni bianche
- Pesce fresco dalla carne magra
- Formaggi magri
- Frutta non acida come mele e banane e ricca di flavonoidi come mirtilli e ciliegie
- Latte scremato o parzialmente scremato
Oltre agli alimenti da evitare o da includere nella dieta è consigliabile non fare pasti troppo copiosi, distribuendo piuttosto nell’arco della giornata 3 pasti principali e due spuntini.
Un aiuto ulteriore può giungere dall’assunzione di integratori a base di estratti vegetali che stimolano la digestione, come quelli di carciofo e zenzero.
La gastrite: le cause
Le principali cause della gastrite sono:
- L’Helicobacter pylori, che è un batterio che colonizza lo stomaco umano
- Le malattie autoimmuni
- L’abuso di farmaci antinfiammatori (FANS) o altri farmaci irritanti per le pareti dello stomaco
- L’iperacidità gastrica
- La tensione psicologica prolungata: lo stato emotivo ha grande impatto sulla quantità di acidi gastrici prodotti
All’insorgere dei primi segnali, è bene monitorare i propri sintomi per comprendere se si tratta di un disturbo occasionale o che si ripete nel tempo; nel secondo caso è bene non sottovalutare la situazione poiché se trascurata può peggiorare fino a rendere la malattia cronica.
Il medico curante può decidere di prescrivere degli esami specifici di accertamento. Una volta escluse le cause che includano la necessità di una terapia antibiotica, i rimedi e i farmaci che vengono utilizzati maggiormente nella terapia della gastrite sono farmaci sintomatici ossia che risolvono il disturbo i sintomi che la gastrite provoca, ma non la causa dell’infiammazione e l’infiammazione stessa.
Poiché questo tipo di infiammazione dello stomaco, se trascurato, può diventare cronico è bene adottare abitudini corrette nella dieta e nello stile di vita.
Fonti
La prima cura della gastrite: 5 pasti e masticazione lenta – Fondazione Veronesi, 2013
Gastritis https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK544250/