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Pubblicato il 13 Marzo 2020 | Ultima modifica il 15 Ottobre 2020

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Comparsa di nei rossi sulla pelle: quando è il caso di preoccuparsi?

A ognuno di noi è capitato almeno una volta di trovarsi sulla pelle dei piccoli nei rossi, chiamati anche angiomi rubini. Ma di cosa si tratta esattamente? E quando occorre rivolgersi al medico?

I nei rossi sulla pelle sono piccole dilatazioni dei capillari (misurano da uno a quattro millimetri circa) causate da alcuni disturbi del sistema cardiovascolare. Si tratta di un problema simile a quello delle vene varicose, con una differenza: mentre nelle varici la dilatazione percorre la pelle con un andamento parallelo, gli angiomi rubini lo fanno in maniera perpendicolare. Da qui, infatti, la loro forma rotonda.

Di solito le persone maggiormente predisposte hanno la pelle molto chiara e un’età compresa tra i 40 e i 50 anni, le zone del corpo più soggette alla comparsa dei nei rossi sono braccia, schiena, collo e petto. In alcuni casi queste piccole macchioline possono essere leggermente in rilievo.

Compaiono all’improvviso, generalmente sono asintomatici e ovvero non provocano alcun dolore, anche se possono risultare antiestetici. Raramente bisogna preoccuparsi della loro formazione, anche se è importante tenerli sotto controllo: se danno fastidio, sono numerosi, di forma irregolare e molto estesi, o se causano prurito e sanguinamento, è indispensabile rivolgersi tempestivamente a uno specialista.

Nei rossi sulla pelle: quali sono le cause

Secondo gli esperti uno dei principali fattori alla base della formazione dei nei rossi sulla pelle è associato a disturbi legati al fegato. Ma vediamo nel dettaglio anche altre possibili cause:

  • dieta sbilanciata e poco equilibrata: un’alimentazione scorretta, infatti, induce a un accumulo eccessivo di tossine nel fegato, ma anche nell’intestino. Per questo motivo la comparsa di nei rossi, soprattutto quando sono tanti, può far pensare che siano presenti problemi epatici o intestinali
  • crescita anomala di piccoli vasi lì dove sorge il neo
  • eccessiva esposizione al sole, in particolare quando gli angiomi rubini compaiono su viso, mani e altre zone non protette da indumenti
  • squilibri ormonali, soprattutto nelle donne
  • invecchiamento della pelle legato all’avanzare dell’età
  • predisposizione genetica.

Nei rossi sulla pelle: quando occorre rivolgersi al medico

Come abbiamo detto in precedenza, generalmente i nei rossi sono asintomatici e non devono destare preoccupazione. Esistono però alcuni casi in cui occorre rivolgersi a uno specialista, in quanto potrebbe trattarsi di un campanello d’allarme che nasconde un problema di salute più serio.

Vediamo quando è bene non trascurare il problema:

  • se la comparsa dei nei rossi avviene all’improvviso e in maniera molto diffusa, soprattutto sul torace, e provoca dolore, prurito e sanguinamento
  • se la loro forma è irregolare, con diametro che supera i sei millimetri o se i bordi diventano più ruvidi
  • se la tonalità dei nei cambia e da rossi diventano man mano più scuri.

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Nei rossi sulla pelle: prevenzione e trattamento

Esistono alcune strategie preventive che possono limitare la comparsa dei nei rossi sulla pelle. La prima regola fondamentale è mantenere l’intestino pulito e aiutare a rinforzare il fegato. Per far ciò occorre:

  • bere almeno due litri di acqua al giorno
  • curare l’alimentazione prediligendo frutta e verdura (anche sottoforma di succhi), in particolare ananas, mirtilli, melograno, carote, carciofi, sedano e avocado
  • evitare, o per lo meno limitare, il consumo di latticini a favore di bevande vegetali (latte di soia, riso, ecc.)
  • bere ogni mattina un bicchiere di succo di limone: aiuta a eliminare le scorie. Anche l’infuso di dente di leone e l’alga spirulina sono due ottimi alleati per depurare l’organismo, perché assorbono le tossine presenti nell’intestino.

Inoltre è fondamentale proteggere sempre la pelle dal sole con un’adeguata protezione, evitando di esporsi nelle ore centrali e mantenerla sempre ben idratata: in questi casi un valido rimedio è dato da emulsioni per il corpo arricchite da oli vegetali e burro di karité, che aiutano a ripristinare la barriera cutanea donando elasticità e morbidezza.

Come sempre la prevenzione gioca un ruolo fondamentale ed è importante mantenere uno stile di vita sano per limitare al massimo la comparsa degli angiomi rubini. In ogni caso, se invece il problema diventasse più serio, sarà compito del dermatologo informarci sull’iter terapeutico migliore che può comprendere anche tecniche con il laser, il bisturi elettrico o la crioterapia con l’azoto.

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