Soprattutto durante l’estate, con il caldo, la pelle del neonato può ricoprirsi di piccoli puntini rossi. Nulla di preoccupante, molto probabilmente si tratta di sudamina: un fastidio dovuto alla mancata traspirazione del sudore.
A causa dell’ostruzione dei condotti delle ghiandole sudoripare, infatti, il sudore rimane “bloccato” sottopelle e causa una irritazione che si manifesta con l’eruzione cutanea: bollicine rosse in rilievo, per cui la pelle appare ruvida al tatto.
Le zone del corpo del neonato maggiormente interessate dallo sfogo sono quelle più calde: la nuca, il collo, il viso, le pieghe inguinali, ma anche dorso e torace.
A volte i genitori temono possa trattarsi di una malattia esantematica; la sudamina non è accompagnata da febbre e non è contagiosa.
Sudamina: quei puntini rossi sulla pelle del neonato, le cause
I puntini rossi che possono comparire sulla pelle del neonato quando fa caldo sono la manifestazione della sudamina. Denominata anche miliaria, è frequente nel neonato, specialmente nei primi mesi e fino al primo anno di vita, per l’incompleto sviluppo dei condotti delle ghiandole sudoripare. Il neonato, inoltre, non ha un efficiente sistema di termoregolazione corporea, la sua pelle è sottile, ed essendo meno estesa, è minore la capacità di dispersione di calore.
La eccessiva sudorazione dovuta alle alte temperature, i vestiti troppo aderenti o l’uso di creme che ostruiscono i pori della pelle sono fattori che possono provocare la sudamina, così come l’abitudine di coprire troppo il neonato.
Si distinguono tre forme di sudamina:
- sudamina cristallina – si tratta della forma più lieve e superficiale. I puntini, che contengono un liquido trasparente, si rompono e regrediscono rapidamente. Non è presente infiammazione. Questa è la forma che interessa più frequentemente il neonato;
- sudamina rubra – in questo caso l’infiammazione si estende agli strati più profondi della cute e può dare prurito o bruciore. I puntini hanno l’aspetto di piccole papule contenenti un liquido di colore tendente al rosso;
- sudamina profonda – si tratta di una forma più rara, che interessa il derma (lo strato più profondo dell’epidermide). Si caratterizza per la comparsa di pustole con liquido di colore bianco-giallo.
Sudamina nel neonato, cosa fare
Cosa fare per evitare la sudamina nei neonati?
La prima regola è quella di evitare che il bambino sudi troppo: quindi fare attenzione a non coprirlo eccessivamente. Scegliere vestiti di cotone, o altre fibre naturali, sottili, leggeri e non aderenti.
Evitare anche i luoghi molto caldi e umidi. In casa e in automobile fare uso, se possibile, di aria condizionata, naturalmente senza esagerare. A volte è sufficiente la funzione di deumidificazione per rendere l’ambiente gradevole.
- Non lasciare il bambino, nella culla, nella stessa posizione per lungo tempo; muoverlo di tanto in tanto aiuta a non far sì che non si surriscaldi.
- Cambiare spesso il pannolino.
- Se è necessario che il bimbo venga a contatto con tessuti sintetici, come per esempio quelli del seggiolino auto, avere cura di coprirlo con un telo di cotone o di spugna.
- Quando fa molto caldo è molto utile fare delle docce tiepide, anche più volte al giorno. Non è necessario usare un detergente.
- Non utilizzare talco, che andrebbe a ostruire i pori della pelle.
In genere la sudamina regredisce spontaneamente nel corso di un paio di giorni, e non sono necessari trattamenti specifici.
Nei casi in cui l’infiammazione dovesse essere particolarmente intensa e il bambino dovesse manifestare disagio, il pediatra potrebbe prescrivere delle creme cortisoniche.