La comparsa di alterazioni visibili a carico delle unghie deve sempre essere approfondita, per poter affrontare subito il problema che ne è all’origine; che si tratti di una malattia importante, dell’effetto di farmaci o di una più semplice trascuratezza, anche in questo caso un trattamento tempestivo avrà maggiori probabilità di risultare efficace e risolutivo.
In casi di onicomicosi, causata da infezioni fungine, sarà necessario applicare regolarmente prodotti specifici per un periodo di tempo piuttosto lungo, di diverse settimane. Questo serve a bloccare il propagarsi della micosi a tutta l’unghia, ed eventualmente anche alle altre, e a dare il tempo per la ricrescita dell’unghia che porterà alla eliminazione della lesione.
Per la fragilità ungueale, così come per le unghie che tendono a sfaldarsi, è utile intervenire con opportune variazioni dell’alimentazione, proteggendo le mani da prodotti aggressivi -e quindi indossando guanti durante l’esecuzione di attività come pulizie o giardinaggio- e applicando prodotti protettivi ed emollienti.
In una dieta che mantenga le unghie in salute non dovrebbero mancare:
- la vitamina A, presente in alimenti di origine animale e sintetizzata dall’organismo a partire dal beta carotene presente in frutta e verdura di colore giallo/arancio
- la vitamina C, presente in frutta e verdura
- la vitamina E, presente negli oli vegetali
- la biotina, o vitamina H, presente in latticini, lievito di birra, tuorlo d’uovo cacao, frutti di mare.
Proprio per il suo contenuto vitaminico, un rimedio naturale per mantenere le unghie idratate e nutrite è rappresentato gli impacchi con olio vegetale, come l’olio di oliva e limone, da applicare massaggiando sulle unghie e sulla punta delle dita.
Una caso a parte, che merita attenzioni particolari è quello degli effetti delle terapie oncologiche, che possono mettere le unghie, oltre che la pelle, a dura prova.
Per questo è necessario seguire protocolli di trattamento mirati; mantenere la pelle intorno alle unghie idratata, pulita e morbida, è utile per limitare gli effetti delle alterazioni delle unghie sul benessere della persona in terapia.
Per la detersione è molto importante utilizzare un detergente delicato, protettivo e normalizzante, che non aggredisca la pelle già sensibilizzata, e applicare, anche più volte al giorno o come impacco nutriente, una crema anti desquamazione dall’azione riparatrice, levigante e lenitiva.
Per evitare rischi, manicure e pedicure dovrebbero essere praticate da professionisti preparati a trattare pazienti oncologico.
Per curare le unghie durante e dopo la chemioterapia, è opportuno seguire alcune regole:
- tenere le unghie della corretta lunghezza, per evitare di traumatizzare la cute del letto ungueale se troppo corte, o di spezzarsi se troppo lunghe
- curare l’idratazione e l’elasticità di tutta l’unghia con prodotti specifici, in questo modo saranno meno soggette alla rottura
- non rimuovere le cuticole con strumenti taglienti per evitare di lesionare la protezione cutanea laterale dell’unghia e quindi esporsi al rischio di infezione
- per curare le unghie dopo la chemioterapia o durante i trattamenti, è necessario mantenere la lamina ungueale e la pelle idratata e nutrita, impiegando prodotti emollienti a base di oli vegetali, acido ialuronico e urea
- scegliere sempre prodotti altamente idratanti e dermoaffini che possano ripristinare la barriera cutanea proteggendo le mani e le unghie da secchezza e aggressioni esterne.
- sia durante sia dopo la chemioterapia, abituarsi a proteggere le mani e le unghie da detergenti aggressivi, detersivi, solventi e utilizzare i guanti per i lavori domestici o di giardinaggio.
- non sottoporsi a ricostruzioni in gel, non utilizzare smalti semipermanenti e non applicare unghie finte: queste infatti favoriscono l’annidarsi di batteri e diventano veicolo di potenziali infezioni.
Se l’unghia non è lesionata, applicare lo smalto -non semipermanente- durante la chemioterapia è permesso, a patto di scegliere smalti colorati privi di sostanze tossiche come formaldeide, toluene, ftalati e canfora. Per la rimozione dello smalto utilizzare solventi senza acetone, perché sono aggressivi e rischierebbero di danneggiare ulteriormente le unghie, seccandole e indebolendole.
Va detto che l’unghia è un parametro importante da valutare durante la visita oncologica, e fornisce informazioni sulla eventuale tossicità cutanea dei farmaci: per questo prima della visita è importante rimuovere lo smalto.
Fonti: