Dati recenti presentati al tavolo del Ministero della Salute confermano quanto siano diffusi i dolori causati da atteggiamenti posturali scorretti e protratti nel tempo. Dai dati emerge che 8 persone su 10 patiscono per disturbi da attività professionali sedentarie, tipicamente quelle che impegnano molte ore seduti alla scrivania, davanti allo schermo del computer. I più comuni sono dolori ai tendini, in particolare, dei polsi e mal di schiena da ufficio causato dalla frequente posizione scorretta della schiena.
I danni provocati all’apparato muscolo-scheletrico dal mantenimento di posizioni errate, per una media di 40 ore settimanali, oltre a comportare frustrazione e affaticamento in chi li subisce, hanno un costo sociale collaterale per assenteismo, stimato in 3,36 miliardi di euro annui.
Come identificare le cause del mal di schiena da ufficio e i vizi posturali
La morfologia della colonna vertebrale presenta tre curvature fisiologiche:
- lordosi cervicale
- cifosi toracica
- lordosi lombare
Quando si assumono abitudini posturali scorrette per lungo tempo, queste curve fisiologiche vengono innaturalmente sollecitate, sovraccaricando la parte scheletrica e irrigidendo la muscolatura , cosa che genera dolori ai tendini e mal di schiena e, alla lunga, danni a muscoli, legamenti e articolazioni, come sottolinea il prof. Santilli, direttore di Medicina Riabilitativa del Policlinico Umberto I di Roma.
Esaminando con attenzione la propria posizione, quando si è seduti alla scrivania o si lavora al PC, si possono identificare alcuni tipici errori, quali:
– stare troppo inclinati in avanti (aumentando così la cifosi toracica);
– mantenere la testa troppo sollevata o reclinata rispetto alla pagina di lavoro (creando tensione al collo e dolore cervicale);
– tenere il mouse lontano dal computer con il polso piegato eccessivamente e il braccio troppo steso verso il monitor del pc (causa di tendinite al polso e alla spalla e sindrome del tunnel carpale)
– stare seduti sbilanciandosi di lato (rischio di scoliosi e rilassamento addominale)
Le soluzioni da adottare per dolori ai tendini e mal di schiena da ufficio
Una volta identificati i “vizi posturali”, si possono adottare quegli accorgimenti che, adeguandosi alle naturale fisiologia della colonna vertebrale, ne mantengono la salute e ne prevengono le patologie.
- In prima battuta occorre trovare e mantenere una posizione comoda e rilassata, dotandosi di una sedia ergonomica con schienale, e fare in modo che la colonna sia allineata ad esso;
- Le braccia devono stare appoggiate alla scrivania e formare con i gomiti un angolo di 90° per scongiurare la formazione di dolore ai tendini;
- Le ginocchia vanno tenute in linea con le anche e i piedi appoggiati piatti al pavimento, regolando opportunamente la seduta o mettendo un poggiapiedi.
- Per evitare il tipico mal di schiena da ufficio occorre poi alzarsi a intervalli regolari, facendo qualche breve esercizio di stiramento della colonna, sollevare e abbassare le spalle, fare delle circonduzioni del collo lente e in entrambe le direzioni.
- Inoltre è utile serrare per 5 secondi gli occhi e riaprirli, ripetendo l’esercizio per due o tre volte affinché gli occhi non si affatichino troppo e generare bruciore e secchezza.
Quando i dolori ai tendini e il mal di schiena da ufficio affliggono da molto tempo, si può fare ricorso a rimedi locali puntuali come i cerotti auto riscaldanti o le fasce riscaldanti: questi prodotti si basano sul principio terapeutico del calore, che scioglie le tensioni e lenisce dolori muscolari e articolari indotti da lombalgia, cervicalgia o tendini infiammati.
Nella maggior parte dei casi, comunque, i disturbi da lavoro sedentario si possono prevenire o ridurre in modo significativo, riorganizzando la propria postazione di lavoro e adottando abitudini posturali più corrette, che includano brevi pause per alzarsi e muoversi.
Fonti:
- Policlinico News, pubblicazione del Policlinico Umberto I di Roma.
- Pubblicazione INAIL (Ministero del Lavoro; Ministero della Salute)
- Foundation for the Improvement of Living and Working Conditions
- Lgs. 81/08, art. 15 comma 1 lett.d) nelle “Misure generali di tutela”