Tenere un bambino in braccio è sicuramente una grande emozione, ma spesso specialmente per le mamme che devono tenerli per lungo tempo, può diventare faticoso e provocare braccia indolenzite e mal di schiena.
Tenere a lungo il bimbo in braccio: le cause delle braccia indolenzite
Le mamme, più volte durante l’arco di una medesima giornata, si ritrovano a tenere il bambino in braccio, sostenendo il peso da un unico lato; mentre con l’altra mano svolgono le attività più svariate come telefonare, cucinare, spostare borse e così via. Questa posizione provoca indolenzimento alle braccia in particolare nella zona che è più esposta al carico, ossia tra il gomito e il polso, ma il dolore può estendersi anche alla mano, rendendo così difficili i gesti più semplici.
Chi assume questa posizione sollecita in maniera eccessiva anche i muscoli lombari e si ritrova a soffrire, non solo dei dolori alle braccia, ma anche di quelli alla parte bassa della schiena, provocando una sensazione di dolore diffusa e difficoltà a piegarsi.
Di certo, nonostante le braccia indolenzite e il male alla schiena, non si può non prendere il bambino in braccio. Specialmente durante i primi mesi tra allattamento, ruttino e colichette, le mamme passano molte ore della giornata e anche della notte con il bambino stretto a sé. Inoltre trascorsi i primi mesi, spesso il bambino va tenuto in braccio per calmarlo dai dolori provocati dalla prima dentizioneCos’è e che fasi ha la dentizione? La dentizione del neon.... Ovviamente l’affaticamento muscolare va ad aumentare perché, con il passare dei mesi, il peso del bambino aumenta e dunque i muscoli delle braccia sono ulteriormente stressati e si tende a scaricare il peso sulla fascia lombare che così viene sollecitata da un carico eccessivo.
I rimedi per le braccia indolenzite e il male alla schiena
Se è vero che non si può non prendere il bambino in braccio, di certo però si può adottare una soluzione a questi dolori per togliere l’infiammazione e dare sollievo a braccia, spalle e schiena, senza ricorrere all’uso di medicinali e antinfiammatori, che spesso non si possono assumere durante l’allattamento.
La terapia del calore è un rimedio naturale molto efficace. Da sempre è noto come il calore sia terapeutico in caso di dolori muscolari ed articolari: stimola la circolazione sanguigna migliorando l’afflusso di ossigeno alle fasce muscolari e diminuendo la rigidità delle articolazioni. Il calore riduce la tensione, allevia il dolore, rilassa e migliora la mobilità.
È possibile beneficiare di questo antico rimedio in maniera pratica e comoda utilizzando cerotti e fasce autoriscaldanti da applicare sulla zona indolenzita. Se la mamma sente dolore al braccio o alla spalla, potrà scegliere di applicare i cerotti, mentre se il dolore si irradia anche alla fascia bassa della schiena, opterà per la fascia lombare.
I cerotti e le fasce autoriscaldanti sono molto utili: si indossano per un massimo di 8 ore così da alleviare la tensione muscolare degli arti. Ovviamente questa soluzione può essere affiancata ad altri rimedi, come praticare esercizi di yoga per rilassare i muscoli delle braccia contratti e distendere la colonna vertebrale compressa dal peso del bambino in braccio. Inoltre per alleviare l’indolenzimento di braccia e spalle, è consigliato fare massaggi di creme topiche lenitive a base di artiglio del diavolo e arnica, attivi noti per i loro benefici effetti antinfiammatori sulle articolazioni.