Una sensazione di indolenzimento nella zona delle mascelle e delle tempie, mal di testa, lieve dolore in corrispondenza delle arcate dentarie. Quando questi sintomi sono presenti al risveglio molto probabilmente si tratta di bruxismo notturno.
Il bruxismo notturno consiste nel serrare o digrignare i denti, durante il sonno e quindi in modo inconsapevole. Un disturbo che può causare l’usura dello smalto dei denti, fino a farli consumare o scheggiare, e l’aumento della sensibilità a caldo e freddo.
I muscoli del viso, attivati continuamente se pur solo in alcune parti della notte, non riescono a riposare.
Per questo super lavoro i muscoli masticatori vanno incontro a contratture che possono provocare cefalea muscolo-tensiva, cervicale e ripercuotersi anche sulle articolazioni temporomandibolari, causandone l’infiammazione, e su spalle e collo con dolori e fastidi.
Se con la normale masticazione viene esercitato un carico di oltre 60 chili sui molari, infatti, serrando i denti durante il sonno questo carico può superare i 100 chilogrammi.
La persona che soffre di bruxismo notturno può esserne totalmente inconsapevole -spesso ad accorgersi è il partner- ed è inoltre più facilmente soggetto a disturbi del sonno come le apnee ostruttive. A causa dei microrisvegli che il bruxare comporta, inoltre, si sente spesso stanco al risveglio.
Le cause del bruxismo notturno
Le cause del bruxismo notturno sono varie, e hanno origine sia nello stile di vita sia nelle caratteristiche individuali. Ansia e stress sono ritenuti possibili cause. A queste si aggiungono stati di rabbia o frustrazione, e alcuni tratti della personalità, come aggressività o iperattività.
Un consumo eccessivo di alcol e caffè, specialmente prima di andare a dormire, favorisce l’insorgenza del disturbo, così come l’uso di sostanze stupefacenti e di alcuni farmaci come i neurolettici e gli antidepressivi.
Il bruxismo può interessare anche i bambini; tra le possibili cause in questo caso allergie e irritazioni della bocca.
Bruxismo e malocclusione
La malocclusione dentale è spesso associata al bruxismo. I denti delle arcate superiori e inferiori dovrebbero toccarsi solo durante la masticazione; ogni altro caso è considerato “anomalo”, rispetto alla posizione di riposo che prevede labbra chiuse e mandibola rilassata. Infatti, l’usura della superficie dei denti, dovuta allo sfregamento può provocare il disallineamento delle arcate dentali.
Altre volte non è cattiva occlusione a causare il bruxismo notturno, in alcuni casi si ritiene che il disturbo abbia a che fare con il sistema nervoso centrale e sono molte le teorie che lo legano, per esempio, a stati di tensione emotiva protratta e ansia, fino all’inclinazione alla competizione sportiva.
I rimedi per il bruxismo notturno
Prima di tutto è necessario giungere alla diagnosi, da parte di un odontoiatra. I rimedi per il bruxismo notturno sono di natura meccanica, e mirano a prevenire il consumo dei denti e a mantenere la postura corretta, ed evitare le conseguenze a carico di muscoli e articolazioni.
Questo risultato può essere ottenuto con un bite, una sorta di paradenti in resina dura. Il bite viene costruito a misura della dentatura di ogni individuo e deve essere posizionato sull’arcata inferiore o superiore, per impedire di digrignare i denti.
Quando l’unico problema è l’usura dei denti, sentito lo specialista, potrebbero essere adatti anche bite modellabili in acqua calda, acquistabili in farmacia. Sono costituiti da un materiale termo-plastico e i migliori facilitano la respirazione attraverso un sistema di fori centrali per far entrare e uscire l’aria. Di norma vengono utilizzati durante la notte per proteggere la dentatura dallo sfregamento e alleviare la tensione della mandibola.
Parallelamente possono essere prescritti, temporaneamente, farmaci miorilassanti per favorire il rilassamento della muscolatura.
Fonti:
– www.humanitas.it
– www.msdmanuals.com
– www.mouthhealthy.org