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ristoceutica

Pubblicato il 3 Marzo 2019 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

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Cos’è la ristoceutica, la scienza che ti aiuta a star bene a tavola

Il suo nome deriva dalla fusione tra “ristorazione” e “nutraceutica” la scienza che studia i nutrienti che hanno effetti benefici sulla salute: scopriamo i principi della ristoceutica per proteggere il cuore con quello che portiamo a tavola.

Una sana alimentazione, si sa, può essere una forte alleata della salute. I suoi benefici sono talmente significativi che negli ultimi anni branche della scienza come la nutrigenetica e la nutrigenomica si sono fatte sempre più spazio nella prevenzione e nelle cure di svariati problemi di salute. Da qualche tempo, fra queste branche è comparsa anche la ristoceutica. Scopriamo di cosa si tratta.

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Cosa significa “ristoceutica”?

Il termine “ristoceutica” è stato coniato da Vincenzo Lionetti, professore associato di Anestesiologia alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, che ha unito due parole “ristorazione” e “nutraceutica” : indica una nuova linea di ricerca dedicata all’uso delle moderne biotecnologie per creare pasti bilanciati, con caratteristiche nutrizionali in grado di migliorare la salute di chi li consuma. Ciò che rende salutari questi pasti sono i composti biologicamente attivi che esercitano un effetto positivo sul corpo.

I primi studi condotti da Lionetti in questo settore nascono dalla sperimentazione di nuovi metodi per rigenerare il cuore dopo un infarto. Per questo anche oggi quando si parla di ristoceutica si fa riferimento sostanzialmente alla messa a punto di una dieta benefica per il cuore.

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Di cosa si occupa la ristoceutica

Ecco cosa studia nel dettaglio questa nuova scienza:

– L’interazione tra alimenti funzionali ossia alimenti che contengono composti biologicamente attivi (nutraceutici), in modo da favorire la loro combinazione positiva ed evitando, invece, eventuali interazioni pericolose;

– Gli effetti dei metodi di conservazione e cottura sui composti biologicamente attivi presenti negli alimenti, in modo da garantire l’assunzione di quantità sufficienti e ottenere l’effetto desiderato;

– L’interazione tra i nutraceutici e altri farmaci o patologie eventualmente presenti.

Lo scienziato che si occupa di ristoceutica è stato battezzato “ristoceuta”. Alla base del suo lavoro ci sono conoscenze provenienti non solo dai settori della biomedicina, delle biotecnologie e della scienza dell’alimentazione, ma anche da quello delle agrobioscienze.

Le molecole della ristoceutica

Fra i nutraceutici studiati dalla ristoceutica sono incluse molecole note in seguito alla pubblicazione di studi scientifici che ne hanno evidenziato le potenzialità benefiche. Qualche esempio? I polifenoli di olio extravergine d’oliva e cacao, gli omega 3 di pesce azzurro e noci, i sulforafani dei broccoli e il beta-glucano dell’orzo.

In generale, alla base degli effetti benefici dei principi attivi della ristoceutica c’è la loro azione epigenetica. In altre parole, la ristoceutica ha un effetto sul DNA: non cambia la sua sequenza ma influenza l’espressione dei geni.

Per quanto riguarda nello specifico la salute del cuore, i meccanismi epigenetici che entrano in gioco nella ristoceutica sembrano essere la metilazione del DNA(cioè l’aggiunta di particolari gruppi chimici a livello di specifiche sequenze di DNA), modificazioni degli istoni (proteine attorno alle quali si avvolge il DNA presente nel nucleo delle cellule) e il silenziamento dei geni mediante piccole sequenze di Rna (i cosiddetti microRna), molecole in grado di controllare l’espressione genetica.

È stato per esempio dimostrato che gli inibitori delle istondeacetilasi (enzimi responsabili della modificazione degli istoni, le proteine attorno alle quali si avvolge il DNA) esercitano un effetto cardioprotettivo. La ristoceutica si basa proprio su azioni come questa. Ulteriori studi approfondiranno i meccanismi alla sua base e permetteranno di sfruttarne appieno le potenzialità.

Fonti articolo:
– Lionetti V. Ristoceutica, ovvero la prevenzione fatta a tavola in maniera scientifica. Agi, 01/10/2018: https://www.agi.it/blog-italia/salute/ristoceutica_salute_alimentazione_prevenzione-4435111/post/2018-10-01/
– Lionetti V. Lectio Magistralis. The unexpected cardioprotection by epigenetic foods. 27/07/2017: https://pagepressjournals.org/index.php/jsas/article/view/6951

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