Spesso è proprio in casa che si nascondono le peggiori fonti di allergie. Infatti, nei locali dove abitiamo l’inquinamento dell’aria può superare quello esterno. L’allergia alla polvere causata dagli acari, insieme agli allergeni prodotti da insetti, animali domestici, pollini e detergenti usati per la pulizia, sono i principali responsabili delle reazioni allergiche. Le conseguenze? Tutte queste sostanze possono procurare infiammazioni alle vie respiratorie (ad esempio, riniti) o arrossamenti cutanei.
Allergia alla polvere: chi sono i responsabili
L’allergia alla polvere è una delle principali forme d’ipersensibilizzazione: la colpa è da imputare agli acari, microrganismi della sottoclasse degli aracnidi. Un solo grammo di polvere contiene fino a 10 mila allergeni, provenienti dagli acari; quindi è fondamentale togliere scrupolosamente la polvere in casa.
Microscopici e invisibili a occhio nudo, gli acari si trovano soprattutto in letti, materassi, coperte, moquette, tappeti e vestiti. Va ricordato che gli acari della polvere non sono parassiti, né s’insediano sotto la pelle, ma si nutrono principalmente di piccoli frammenti di pelle umana.
L’autunno e l’inverno sono le stagioni nelle quali aumenta la concentrazione di allergeni. Il freddo e l’umidità costringono a tenere le finestre chiuse, aumentando la concentrazione di allergeni. D’inverno, poi, il ricambio d’aria si riduce in conseguenza dell’accensione dei riscaldamenti, mentre nebbie e piogge fanno aumentare l’umidità dell’aria. Il clima caldo-umido delle case troppo riscaldate favorisce la crescita di muffe e funghi, che aggravano il rischio di allergie e malattie respiratorie.
Tutte queste ragioni rendono l’allergia alla polvere un disturbo che si manifesta più frequentemente nelle stagioni fredde. Infatti, gli acari proliferano a una temperatura superiore ai 20°C, in un ambiente umido (60%-80%), mentre la loro presenza diminuisce sotto ai 16°C.
Sintomi dell’allergia alla polvere
Gli allergeni sono sostanze generalmente innocue, ma che nei soggetti predisposti sono in grado di causare reazioni allergiche. Sono particelle così piccole e leggere da venire disperse nell’aria ed essere respirate. Quando gli allergeni vengono a contatto con le mucose nasali, oppure oculari possono causare: eczema o prurito alla cute, naso che cola, occhi arrossati o che lacrimano, starnuti, tosse, asma con respiro difficoltoso.
Arma vincente: la pulizia contro la polvere in casa
Gli acari non tollerano l’esposizione alla radiazione ultravioletta, quindi per eliminarli è fondamentale arieggiare i locali, esporre al sole e all’aria indumenti e biancheria personale e quella da letto. Occorre eliminare la polvere in casa: il dito va puntato soprattutto verso la stanza da letto, che deve essere tenuta pulita, insieme alla biancheria da letto, ai cuscini e al materasso.
È consigliabile adottare un arredamento semplice per contrastare lo sviluppo degli acari, evitando tendaggi pesanti, tappeti, moquette, peluche e libri. Per rimuovere la polvere in casa usare un panno umido: infatti, lo straccio asciutto solleva acari e allergeni.
Durante la pulizia è consigliabile indossare una mascherina, per evitare di inalare la polvere. Usare un aspirapolvere di ultima generazione, cambiando spesso i sacchetti raccoglitori interni; pulire accuratamente sotto il letto, negli angoli e sotto i mobili.
Allergia alla polvere: la bonifica del letto
Per ridurre i rischi di reazioni allergiche alla polvere di casa è bene coprire Coprire con fodere certificate antiacaro i materassi e i cuscini, che devono essere lavati spesso ad alte temperature, così come le lenzuola e le coperte. Pulire il materasso almeno una volta al mese. Sostituire frequentemente le federe, lavandole a 60 gradi, cambiare il cuscino almeno ogni due anni: anche alla presenza della dicitura anti-acaro, infatti, nessuna sterilizzazione risolve il problema. La federa protegge dai microorganismi che continuano a proliferare di notte, favoriti dalla temperatura corporea.
I peluche sono un ricettacolo per gli acari: vanno lavati frequentemente, tenuti lontano dal letto ed eventualmente tenuti in freezer per qualche ora. Non tenere animali domestici dove si dorme.
Nemici della cucina sono l’umido e le muffe: se necessario, per rimuovere tutto, utilizzare la candeggina.
Lavare frequentemente le tende. Spazzolare e pulire gli abiti, esponendoli all’aria, riporre nell’armadio gli abiti, cambiarsi d’abito dopo avere fatto le pulizie.
Il bicarbonato: rimedio naturale, meno aggressivo
Alcuni elementi usati nei detersivi, possono provocare difficoltà di respirazione nei soggetti asmatici: in questi casi è consigliabile usare una mascherina protettiva durante le pulizie.
Da alcune osservazioni sembra che i cristalli di bicarbonato di sodio abbiano azione inibente lo sviluppo di alcuni parassiti, in particolare degli acari. È sufficiente immergere un tessuto in una soluzione di acqua e bicarbonato e, una volta asciutto, mostrerà una riduzione espressiva della proliferazione degli acari.
Link:
www.humanitas e cura.it /allergia/ acari
12 maggio 2017 www.repubblica.it /salute/Perseguitati dalle allergie
25 ottobre 2016 www.repubblica.it/salute /acari della polvere
www.starbene.it /allergia alla polvere