L’emergenza sanitaria, in corso ormai da mesi, ha abituato la maggioranza delle persone a prestare molta attenzione all’igiene delle mani e a compiere gesti che col tempo sono diventati quasi automatici, come pulire maniglie e interruttori, telefoni cellulari, fare attenzione ad ascensori, porte, pulsantiere. E per quanto riguarda la sanificazione dell’auto?
Forse non è immediato pensarci, ma anche l’automobile può diventare veicolo di diffusione del virus; per questo è importante seguire alcune accortezze sia nell’uso che nella pulizia del veicolo, che può essere attuata anche “in modalità fai da te”.
Sanificazione dell’auto, come farla fai da te
Il Ministero della Salute precisa la differenza tra sanificazione e igienizzazione. Nel primo caso si tratta di un processo professionale, in grado di rendere gli ambienti totalmente privi di agenti patogeni e infestanti.
Diverso, ma non meno utile, il caso della igienizzazione, che prevede una accurata pulizia delle superfici con l’utilizzo di prodotti specifici.
Igienizzare la propria auto frequentemente, se non addirittura dopo ogni uso, può diventare una abitudine utile a contenere la diffusione dell’infezione da coronavirus. Potrebbe sembrare una operazione complessa ma per la sanificazione dell’auto è possibile anche il “fai da te”, seguendo dieci semplici regole.
Prima di procedere indossare la mascherina, quindi:
- igienizzare le mani con una apposita soluzione e indossare i guanti
- le superfici interne dell’auto possono essere pulite con un panno in microfibra
- pulire tutti i rivestimenti con cui si viene a contatto durante la guida: pomello del cambio, volante, portiera, eventuale schermo del computer di bordo, plancia, maniglie delle portiere e del bagagliaio
- usare prodotti disinfettanti a base di alcol etilico, presente in percentuale pari ad almeno il 70%
- l’uso di candeggina per la sanificazione dell’auto fai da te non è consigliato perché l’ipoclorito di sodio presente potrebbe avere un’azione aggressiva su alcuni materiali
- per la pulizia degli schermi dei navigatori, meglio utilizzare apposite salviette per schermi, mentre i prodotti a base di ammoniaca possono danneggiarli
- non tralasciare la tappezzeria dei sedili dell’auto, che possono comunque entrare in contatto con alcune parti del corpo: passarla con un aspirapolvere, quindi lavarla con appositi prodotti detergenti
- fare attenzione ai tappetini dell’auto, ricettacolo di ogni tipo di microorganismo. Lavarli spesso e, se usurati, sostituirli
- in caso di interni in pelle, i disinfettanti generici a base di cloro o alcool possono essere dannosi
- controllare i filtri dell’aria condizionata, dove possono formarsi muffe e batteri. Per una pulizia in profondità, togliere anche il filtro dell’aria e sanificare le bocchette e i tubi che mettono in circolo l’aria stessa. Quest’ultimo passaggio può essere eseguito presso una carrozzeria
- per disinfettare e deodorare l’abitacolo e le superfici è possibile spruzzare un prodotto specifico con azione disinfettante ad ampio spettro contro batteri, funghi e muffe.
Come scegliere il miglior igienizzante per auto
Come per altri tipi di igienizzazione, anche il miglior igienizzante per l’auto dovrebbe essere un prodotto a base di alcol etilico, con una percentuale della sostanza di almeno il 70%. In alternativa è possibile impiegare dei prodotti igienizzanti a base di candeggina -se adatti alle superfici- oppure acqua ossigenata.
Altre sostanze utilizzate nella composizione dei prodotti igienizzanti sono benzalconio cloruro o polifenoli. Alcuni disinfettanti sono disponibili in forma di spray, più comodo da nebulizzare sulle grandi superfici.
In ogni caso è sempre opportuno verificare che i prodotti disinfettanti -biocidi o presidi medico chirurgici- siano autorizzati dal Ministero della Salute e riportino in etichetta il numero di registrazione/autorizzazione.
Per quanto riguarda i trattamenti igienizzanti che utilizzano l’ozono, il Ministero della Salute si è espresso in proposito precisando che l’ozono non è in grado di sterilizzare l’aria e gli ambienti e non protegge dall’infezione da nuovo coronavirus.
L’ozono non possiede infatti proprietà sterilizzanti propriamente dette; si tratta invece “di una sostanza attualmente sottoposta a valutazione all’interno del Regolamento 528/2012 Biocidi, in attesa di essere autorizzata all’uso come biocida (disinfettante). Le sue proprietà, note in letteratura scientifica e già applicate in alcuni settori, non sono al momento sufficienti a garantirne l’adeguatezza dello specifico uso tecnologico come disinfettante, in quanto deve essere sottoposto a prove di efficacia e di sicurezza (potenziali effetti collaterali da scorretto uso o concentrazione inappropriata). Rimane la possibilità di un uso per la sanificazione intesa come intervento di pulizia approfondita incluso in un contesto generale di ottimizzazione delle misure igieniche e microclimatiche, realizzato da parte di personale appositamente formato e adeguatamente protetto”.
L’ozono non è privo di conseguenze dannose per la salute, per questo non è adatto al fai da te. Se inalato, l’ozono può causare dolore toracico, tosse, respiro corto e irritazione alla gola e ai polmoni, peggiorare le malattie respiratorie croniche come l’asma e compromettere la capacità del corpo di combattere le infezioni respiratorie.
Sanificare l’auto, proteggere l’organismo
La macchina andrebbe pulita con frequenza. L’abitacolo di un’automobile è infatti un ambiente piccolo e chiuso, che impedisce il distanziamento fisico e nel quale è facilitata la permanenza di virus e batteri. Questo vale in particolare per le superfici che si trovano a maggior contatto con mani, bocca e naso, e cioè il volante, la leva del cambio, le maniglie e il cruscotto. Sarebbe buona norma lavare le mani prima di entrare nell’auto.
L’Istituto Superiore di Sanità ha diffuso alcune indicazioni di comportamento riguardanti l’uso dell’auto:
- dopo aver guidato o essere stati dentro un autoveicolo lavarsi sempre le mani e non toccarsi occhi, naso e bocca;
- se si viaggia da soli l’utilizzo delle mascherine non è necessario, ma lo diventa se si è insieme a persone che non convivono nella stessa abitazione o che hanno sintomi respiratori;
- all’interno dell’auto è opportuno mantenere la distanza di sicurezza, facendo sedere il passeggero sul sedile posteriore e, se possibile, tenere aperto il finestrino.
Quando l’auto viene utilizzata da una sola persona è comunque importante mantenere l’abitacolo pulito; nei casi in cui il mezzo venga utilizzato da più persone, la pulizia dovrebbe avvenire più spesso e in modo più accurato.
Le attenzioni dovrebbero essere ancora maggiori nel caso in cui si utilizzi un’auto in car sharing. Sempre utilizzando un panno in microfibra e un preparato a base di alcol, pulire tutte le superfici che possono essere state toccate da altre persone: volante, leva del cambio, freno a mano, bocchette dell’aria, cinture di sicurezza, indicatori di direzione, interruttori per tergicristalli e luci, specchietto retrovisore interno, leva per regolare lo specchietto retrovisore esterno, chiavi, maniglie. Per questa operazione meglio utilizzare i guanti, avendo poi cura di sfilarli al rovescio e di non toccarsi viso occhi bocca; ricordare che l’uso dei guanti non sostituisce mai la corretta igiene delle mani.