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Pubblicato il 13 Dicembre 2019 | Ultima modifica il 31 Dicembre 2019

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Tosse nervosa: quali sono i sintomi e come si può combattere

Una tosse insistente, secca, che dura da parecchie settimane e che non sembra essere dovuta a un’infezione o a una malattia respiratoria. Probabilmente si tratta di tosse nervosa, detta anche psicogena o somatica, che può interessare sia gli adulti sia i bambini dopo i 5-6 anni di età.

Ma quali sono i sintomi della tosse nervosa, al di là della durata? I sintomi della tosse nervosa si contraddistinguono per una serie di emissioni rumorose, sempre uguali, che vanno da un continuo bisogno di schiarirsi la voce al raschiamento della gola, come se si dovesse eliminare qualcosa che, in realtà, non c’è.

Nei bambini la diagnosi del pediatra si orienta verso la tosse nervosa quando, a seguito di accertamenti ed esami con esito negativo, la tosse persiste e non sembra rispondere alle terapie. Di solito si tratta di una tosse stizzosa o “abbaiante” e quando è di origine nervosa, tende a scomparire durante la notte, oppure quando il bambino è distratto o impegnato in giochi o attività che lo coinvolgono positivamente.

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Tosse nervosa: di cosa si tratta

La tosse è un meccanismo di difesa delle vie aeree, che protegge l’albero respiratorio dall’introduzione di sostanze od oggetti estranei. Un colpo di tosse è il risultato di un’inspirazione forzata seguita da una forte espirazione ed espulsione di una grande quantità di aria. In questo modo si possono eliminare eventuali corpi estranei che, se fossero trasportati verso i polmoni, causerebbero il rischio di soffocamento.

La tosse sopraggiunge per la stimolazione di recettori delle vie respiratorie da parte di agenti o sostanze irritanti: virus, batteri polvere, muffe, sostanze chimiche, alimenti, fumo, allergeni. La tosse si manifesta poi in modo diverso secondo la causa, e può essere con o senza produzione di muco. La tosse acuta può durare due-tre settimane, si parla invece di tosse cronica quando il sintomo non si attenua e perdura per oltre 4-6 settimane. La tosse rappresenta comunque un campanello di allarme e non è corretto tentare di eliminarla con sedativi della tosse senza averne ricercato la causa, a meno che non sia chiaramente la conseguenza a breve termine di un’influenza o di una malattia da raffreddamento. Il perdurare della tosse dovrebbe, infatti, anche in questi casi, essere indagato.

Per diagnosticare la tosse nervosa è necessario escludere la presenza di altre patologie che possono manifestarsi con la tosse, dall’asma bronchiale, al reflusso gastroesofageo fino patologie polmonari più gravi. Ma anche infezioni, infiammazioni delle alte vie respiratorie, allergie, come per esempio agli acari o al pelo di animali domestici.

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Cosa nasconde la tosse nervosa

La tosse nervosa, una volta escluse le cause organiche, si configura come un disturbo psicosomatico, espressione di un disagio interiore della persona che ne è affetta. La tosse nervosa può essere dovuta a tensioni emotive inespresse, stati ansiosi, rabbia irrisolta rispetto a situazioni personali o lavorative, difficoltà di adattamento a schemi o situazioni, conflitti.

I colpi di tosse possono talvolta trasformarsi in un tic nervoso, un riflesso involontario che si verifica soprattutto in situazioni di tensione. Spesso le persone interessate dalla tosse nervosa rivelano, a seguito della valutazione clinica, una storia personale caratterizzata da disturbi dell’umore, disturbi d’ansia o del sonno. Nei bambini la tosse nervosa può rappresentare un modo inconscio per attirare l’attenzione o esprimere un disagio che il bambino non è in grado di gestire e trasmettere in altro modo.

Come curare la tosse nervosa

La cura della tosse nervosa passa necessariamente da una valutazione delle cause piscologiche che l’hanno determinata. Possono essere utili esercizi e tecniche di rilassamento, dalla meditazione allo yoga, per contribuire a sciogliere le tensioni.

Ma soprattutto, e specialmente nei casi più seri, è necessario ricorrere al consulto di uno psicoterapeuta e valutare la possibilità di intraprendere una terapia mirata al trattamento degli stati alla radice della tosse nervosa.

Dal punto di vista dell’ambiente domestico, in generale umidificare l’aria è utile in caso di tosse secca. L’aria troppo secca, infatti, può irritare e infiammare le mucose e provocare la tosse. Per aumentare il tasso di umidità in casa, e favorire la liberazione delle vie respiratorie, si può ricorre a umidificatori elettrici che riportano nella stanza il giusto grado di umidità (tra il 40% e il 50%). Con gli umidificatori è possibile utilizzare sostanze di origine naturale, come gli oli essenziali, che rendono l’ambiente più gradevole o, in caso di tosse, si possono diffondere essenze balsamiche benefiche. Attenzione però ai bambini e alle persone allergiche, in questi casi l’impiego di essenze profumate può essere controindicato.

Fonti:
Ospedale Bambino Gesù
Ospedale Meyer
Pneumologo-ballor.it

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