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Pubblicato il 16 Luglio 2021 | Ultima modifica il 8 Novembre 2021

Benessere Psicofisico

Amenorrea Ipotalamica: Dieta e Palestra

Oggi vogliamo parlarvi di una sintomatologia che caratterizza il corpo femminile. Ciò non significa che questa lettura non possa interessare anche il sesso maschile: conoscere una condizione che non coinvolga direttamente, può essere comunque un ottimo spunto per comprendere situazioni che possono interessare chi ci sta accanto. 

Aumentare la sensibilità nei confronti dell’amenorrea, ovvero l’assenza di ciclo mestruale, può aiutare a scovare le potenziali spie di allarme che questa può rivelare.

Amenorrea: cose da sapere

Ad ogni donna capita almeno una volta nella vita di accusare questa condizione, che non è di per sé preoccupante, soprattutto se avviene in fasi particolari nella vita, come pre-adolescenza, gravidanza, allattamento o menopausa, mentre è un’anomalia in tutti gli altri periodi di vita “fertile”. 

Può divenire un campanello d’allarme nel caso in cui si protragga per lungo tempo senza apparenti cause, oppure in caso compaia come conseguenza di diverse condizioni.

Conseguenza o causa?

Ma come si può capire se si tratti di conseguenza o causa? Se si accusasse, oltre al menarca (o una brusca interruzione del ciclo), anche altri sintomi come la frequente sensazione di freddo, livelli bassi di libido, aumento del senso di fame, poca energia e sensazione di stanchezza per toccare anche stati di ansia e depressione, è il caso di rivolgersi ad un medico. Si potrebbe effettivamente soffrire di disturbo da amenorrea, ma è importante capirne l’origine, perché spesso questa è accompagnata da sbalzi ormonali decisamente rilevanti.
Come sempre è importante saper ascoltare il proprio corpo, perché questo disturbo è assimilabile a molte altre, come la Sindrome dell’ovaio policistico o PCOS.

Amenorrea primaria e secondaria

Prima di procedere, va fatta distinzione in due grandi categorie: l’amenorrea primaria è la situazione più pericolosa e recidivante e può essere che il mestruo non si presenti mai; si parte in questo caso di assenza del menarca, ovvero del primo ciclo mestruale. Questa situazione è perlopiù legata a molteplici e diverse patologie, non è possibile fare generalizzazioni, né affrontarla in poche righe.

Non meno importante, oltre che destabilizzante dal punto di vista ormonale e causa della riduzione o arresto della fertilità, l’amenorrea secondaria. Questa si rivela solo in determinati momenti della vita, in modo non prevedibile; è anche detta amenorrea funzionale ipotalamica (AFI) e si verifica quando l’assenza di mestruazione supera un periodo maggiore ai 6 mesi

L’ipotalamo è una struttura del sistema nervoso centrale situata nella zona fra i due emisferi cerebrali. Si tratta di un centro di controllo vero e proprio: può compartecipare all’attivazione di molti meccanismi, all’attività endocrina, e gestisce molte funzioni somatiche quali la termoregolazione, il sonno, il bilancio idro-salino e l’assunzione del cibo.

Quando il ciclo scompare e si parla di amenorrea secondaria, spesso può essere causata da una restrizione eccessiva dell’alimentazione associata, magari, ad un’eccessiva attività fisica.
Si può affrontare questa situazione con i mezzi a nostra disposizione: dieta ed esercizio? 

Amenorrea Ipotalamica: Rimedi tra Dieta ed Esercizio

L’improvvisa e ingiustificata interruzione della ciclicità del ciclo mestruale, a seguito di  determinate condizioni ambientali (alimentazione e sport), di stress o di malattia comporta spesso la condizione di amenorrea funzionale ipotalamica.

Certamente già dal suo nome ”funzionale” ci rivela che questa condizione è potenzialmente reversibile: attraverso strumenti correttivi nel comportamento alimentare e relativo all’attività fisica è possibile ripristinare le condizioni di normalità nel proprio corpo. 

Il collegamento con lo sport

A soffrire di questa condizione spesso sono atlete di ginnastica che devono sottostare a severe regole alimentari e al contempo allenarsi frequentemente e in modo rigoroso

Questo accade perché la restrizione eccessiva di tutti i micro e macronutrienti con una combinazione di attività fisica elevata, comporta una mancata assimilazione energetica da parte del corpo

Ripensiamo all’ipotalamo: questa piccola zona del cervello deve recepire un’informazione proveniente dal corpo, processarla e inoltrarla a tutti gli ormoni; se questi si accorgesse che il nostro corpo non introduce le calorie sufficienti per soddisfare il fabbisogno giornaliero o si fosse entrati in un deficit calorico eccessivo, l’ipotalamo va a compensare, disattivando la funzione che ritiene meno importante: il sistema riproduttivo.

Amenorrea funzionale ipotalamica: cosa tenere d’occhio

Tutto sommato, infatti, le attività primarie per il corpo sono quelle relative alla circolazione sanguigna e alla respirazione, tutto il resto, in condizioni di carenza, viene ritenuto secondario. 

Le carenze più frequenti sono quelle di vitamina B12, vitamina D, zinco, calcio, ferro e ferritina. Per questo motivo, chi soffrisse almeno una volta nella propria vita di amenorrea funzionale ipotalamica, ha il dovere di tenere sotto controllo i livelli sopra citati e mantenerli in un range ideale.

La condizione in cui si soffrisse di interruzione del ciclo è da valutarsi importante e campanello d’allarme anche quando non vi fosse una situazione di sottopeso. Non è infatti la riduzione della massa ad essere l’unica conseguenza di questa sintomatologia che colpisce diversi livelli: l’apparato cardiovascolare, il deterioramento delle ossa e la propensione a sviluppare condizioni fisiche deficitarie come l’ipotiroidismo. 

Dover mangiare “di più” non è scontato che influenzi il peso, tant’è che possono soffrire di amenorrea anche persone normopeso, sovrappeso o obese.

Perché mangiare di più?

Perché, per permettere all’ipotalamo di tornare a fornire informazioni anche alle “funzioni accessorie”, questi deve ricevere il corretto apporto di calorie. Ѐ altamente sconsigliato, infatti, perdere peso finché non si sia ripristinata la giusta quota calorica

Chiaramente, il più possibile affiancati da uno specialista che aiuti a ripristinare il sistema in maniera graduale valutando le condizioni di partenza. 

Attività fisica

E l’attività fisica? Anche per questa il discorso resta lo stesso, dovendo bilanciare sul proprio corpo e sulle proprie necessità anche l’attività fisica mettendo momentaneamente da parte tutte le velleità estetiche. L’amenorrea è una di quelle poche condizioni in cui l’esercizio deve essere moderato e spesso addirittura interrotto.

Amenorrea Ipotalamica: Dieta e Palestra

Ammettendo di soffrire di questa condizione, anche in maniera non grave, dobbiamo cercare di non trovare un rimedio immediato e semplice nell’uso di palliativi, come integratori o simili. 

Qualora vi capitasse di dover incorrere in una situazione di AFI, dovete innanzitutto interrogarvi sulle cause del problema, in particolare sulle cause psicologiche. Rifugiarsi in una soluzione idealmente veloce e rapida, in presenza di amenorrea più che mai, potrebbe portare un’accentuazione dello stress per il mancato ottenimento dell’obiettivo.

Al contrario di quanto si possa pensare, all’idea che qualcuno ci indichi di mangiare di più e ridurre l’attività fisica potremmo sentirci quasi ingabbiati, nonostante ironicamente questa indicazione a molti risulterà ideale. Pensate infatti ad una persona abituata ad allenarsi spesso e che associ all’esercizio continuo un eccessivo controllo sull’alimentazione. In questo caso dieta e palestra andrebbero rieducate e riplasmate sul corpo di questa persona. Si rende necessario un cambiamento nei confronti dell’assunzione di cibo, che per un gioco ormonale ad un corpo sofferente, potrebbe non risultare facile. 

Una donna che soffra di amenorrea funzionale ipotalamica raggiunge un senso di sazietà molto più velocemente di quanto dovrebbe; l’ipotalamo, insomma, necessita di una riabilitazione in tutto e per tutto. 

Amenorrea Ipotalamica: il ruolo del nutrizionista

Con l’aiuto di un nutrizionista si dovranno andare a bilanciare:

  • proteine, di fondamentale importanza in quanto sono uno stimolo sia per la produzione di ormoni sia per il corretto funzionamento ovarico;
  • grassi, ovvero i protagonisti della reversibilità dell’amenorrea, sono il carburante necessario al cervello per produrre gli ormoni e mantenere l’equilibrio endocrino;
  • carboidrati, ultimi ma non meno importanti, anzi, lo stimolo più importante per il metabolismo. 

Infine, cosa dobbiamo fare per l’amata palestra, attacchiamo i guantoni al chiodo o proseguiamo? Come in tutte queste situazioni il buon senso la fa da padrone

Se la risoluzione dell’amenorrea ipotalamica è priorità su tutto, l’ideale, dopo un periodo di interruzione che può essere più o meno lungo, è continuare l’attività fisica ma ridurne la frequenza e l’intensità

Ecco come trattare questa disfunzione ormonale quindi: calma e gentilezza nella riconfigurazione dell’alimentazione, nel fare pace con tutti quegli alimenti e con tutti i sensi di colpa correlati a determinati cibi. 

Meno attività fisica, meno palestra, ma più attività rilassanti che riducano lo stress. 

Infine, l’ultimo ma non meno importante tassello per risolvere questa situazione, ovvero l’aiuto psicoterapico: sia che si debba uscire da un blocco alimentare o fisico, sia che semplicemente si debba imparare ad affrontare delle situazioni nuove e diverse. 

Il nostro corpo, ovvero il nostro contenitore, è il nostro medico più saggio: impariamo ad ascoltarlo.

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