La fase dello svezzamento è un momento importante nella crescita dei bambini, per questo è utile avere un calendario da consultare per una corretta introduzione degli alimenti.
Dopo la fase delle poppate dei primi mesi, quando finalmente si è trovato l’equilibrio tra orari e abitudini, arriva l’importante momento dello svezzamento che innesca nuovi ritmi, a volte destabilizzanti, per il piccolo e la neomamma. I pediatri e l’Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano di avviare questa fase attorno al sesto mese. Questo momento può essere posticipato, nel caso si preferisca continuare con un allattamento esclusivo al seno (26° settimana al massimo), e anticipato se il bambino presenta una scarsa crescita. In ogni caso è importante assecondare i ritmi dei bambini senza costringerli in schemi e tempi fissi.
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I primi passi dello svezzamento
Per affrontare serenamente questo momento è consigliabile procedere per passi. Inizialmente l’alimentazione del neonato è liquida, limitata al latte materno o di proseguimento, al compimento del quinto mese i maggiori esperti consigliano di introdurre cibi semi-solidi come gli omogeneizzati di frutta, partendo da quelli a base di mela e pera. È necessario proporre i nuovi alimenti al piccolo gradualmente, in modo tale da verificare la presenza di allergie e intolleranze.
Per le prime pappe si possono preparare piatti semplici con del brodo vegetale a cui, successivamente, aggiungere creme di cereali, liofilizzati e poi omogeneizzati di carne, altamente adatti alle capacità digestive del bambino. Le verdure sono importantissime nell’alimentazione dei bambini e per abituarli a mangiarle vanno proposte ogni 5/6 giorni cominciando da carote, zucchine, patate, finocchi e zucca, man mano che il bambino cresce è possibile variarne la proposta come da calendario per lo svezzamento.
Piccoli consigli
Per rendere la scoperta dei nuovi cibi una vera e propria esperienza sensoriale, lasciate che il vostro bambino esplori le diverse consistenze e i nuovi sapori liberamente e non preoccupatevi del disordine che ne potrà scaturire, più il bambino si sentirà sereno durante il momento della pappa, meglio vivrà anche in futuro i pasti.
Fino al primo anno di vita è preferibile evitare l’utilizzo di sale e zucchero (compreso il miele), alimenti contenenti additivi o coloranti, preferire cotture leggere al vapore e scegliere sempre cibi sani e freschi. Per la buona salute intestinale del piccolo il consumo di proteine di carni e formaggi va limitato in favore di verdure, carboidrati e grassi sani (come quelli dello yogurt) che aiutano, inoltre, lo sviluppo del cervello.
Il calendario dello svezzamento
Alcuni pediatri suggeriscono alle mamme delle tabelle fisse per l’introduzione dei diversi alimenti, si tratta di consigli indicativi per ogni mese di crescita del piccolo. In ogni caso un calendario per lo svezzamento può essere un utile strumento per tenere traccia dei diversi cibi da introdurre e segnare eventuali preferenze o intolleranze.
Lo svezzamento comincia con la prima pappa, introdotta accanto al latte materno, man mano che il bambino cresce e l’apparato digerente è in grado di sintetizzare il cibo al meglio, si continua con l’esplorazione di diversi sapori. Spazio quindi a carni bianche, frutta dalla diversa consistenza, pesce, legumi ed erbe aromatiche che aggiungono nuovi profumi e sapori agli alimenti e che stuzzicano l’appetito del piccolo.
Attenzione sempre alle categorie di cibi che possono sviluppare allergie come: uova, latte vaccino, grano, soia, arachidi, frutti secchi, pesce e frutti di mare. Importante ricordare che anche quando comincia lo svezzamento, il latte materno resta sempre l’alimento da favorire fino a quando possibile, anche dopo il compimento dell’anno.