Il carciofo è una specie originaria del bacino del Mediterraneo e il paese maggior produttore di carciofo al mondo è l’Italia. Questo ortaggio viene coltivato prevalentemente nel centro-sud del nostro paese. Ma come cucinare i carciofi in modo salutare?
La coltura del carciofo è già nota, secondo le testimonianze di più autori, in tempi molto antichi: si dice che le prime testimonianze di consumo del carciofo risalgano ai tempi dell’Antica Grecia, quando il carciofo era chiamato kinara. Nel tempo, i carciofi hanno conquistato i Romani antichi; in latino, il carciofo era conosciuto come Cynara scolymus, anche se l’origine dell’attuale nome non è né greca né latina, ma araba: “al-kharshuf” oppure “harsciof”, che letteralmente significa “pianta spinosa”.
Le diverse varietà dei carciofi
Esistono molte varietà di carciofo e le più famose sono:
- Spinoso Sardo
- Violetto di Toscana
- Spinoso di Palermo
- Romano riconosciuto IGP (Indicazione Geografica Protetta), coltivato esclusivamente nel Lazio e conosciuto per le sue dimensioni.
L’ortaggio da raccogliere è quello che spesso viene erroneamente chiamato frutto, in realtà i carciofi sono i fiori della pianta e possiamo chiamarli anche capolini o boccioli. Vengono raccolti quando il capolino ha le giuste dimensioni e le punte sono ancora ben chiuse.
Il momento della raccolta varia e dipende dalla varietà e dalle condizioni climatiche. Indicativamente la sua stagionalità è settembre-ottobre (varietà autunnali) oppure da fine febbraio e in primavera (varietà primaverili).
Benefici, sostanze e digestione
Del carciofo, verdura che appartiene alla vasta famiglia delle piante erbacee a fiore Asteraceae, si dice abbia moltissimi benefici e rientri al primo posto tra le verdure che depurano il fegato, difatti aiuta la creazione e la fluidificazione della bile permettendo una migliore funzione epatica, ed inoltre, ha un azione diuretica e depurativa.
Le sostanze contenute nel carciofo che ne permettono tale attività sono l’acido caffeico, la cinaropicrina e la cinarina, quest’ultima è in grado di agire a livello epatico proteggendo le cellule del fegato e stimolando la produzione e il corretto deflusso di bile.
Il carciofo, inoltre aiuta la digestione ostacolando gli effetti correlati quali inappetenza, pesantezza e gonfiore di stomaco, stanchezza, sonnolenza, eruttazioni, alitosi e flatulenza.
Un’altra importante proprietà è quella di fungere da aiutante nel caso di colesterolo alto ed essere un alimento con effetto positivo sul sistema cardiocircolatorio.
Dal punto di vista nutrizionale i carciofi sono ricchi di fibre, pertanto sono ottimi per regolare l’attività e l’equilibrio intestinale, sono una buona fonte di vitamine in particolare del gruppo B e sali minerali tra cui calcio, fosforo, ferro e potassio.
Sono una verdura ricchissima di acqua e presentano un basso apporto calorico, circa 22 calorie ogni 100 grammi. E’ possibile mangiare i carciofi sia crudi che cotti, in particolare possono essere consumati crudi ad esempio preparando un’ insalata di carciofi tagliandoli a fettine sottili e condendoli con succo di limone.
I carciofi si prestano a tantissime ricette, tant’è che vengono utilizzati in cucina per realizzare primi come risotti, lasagne, creme e vellutate e secondi piatti come scaloppine, frittate o torte ripiene; possono essere cotti al forno, in padella, arrostiti o lessati. Molto interessante, inoltre, è il loro utilizzo per la preparazione di tisane ottime con l’aggiunta di zenzero fresco e succo di limone.
Verdure che depurano il fegato: la nostra ricetta
Per preparare i carciofi iniziate dalla loro pulizia, la prima operazione importante da fare prima di cominciare a pulire i carciofi è strofinarsi le mani con del limone per evitare che le sostanze all’interno di questo vegetale che a contatto con l’aria ossidano, vi anneriscano le mani; ma in alternativa potete utilizzare dei guanti.
Per la pulizia servono un coltellino ben affilato e un cucchiaio per scavarli: per prima cosa bisogna togliere le foglie esterne più dure fino ad arrivare a quelle più tenere, tagliare il gambo e infine allargare delicatamente i cuori di carciofo e con uno scavino eliminare la peluria interna.
Man mano che li pulite inseriteli in una ciotola con dell’acqua fredda e limone, ciò permetterà ai vostri carciofi di non annerirsi prima della cottura.
Come cucinare i carciofi in modo salutare: ingredienti e preparazione
- 6 carciofi
- 2 spicchi di aglio
- Sale e pepe q.b
- Prezzemolo fresco e mentuccia q.b
- Succo di un limone
- Olio extravergine di oliva 2-3 cucchiai
- Acqua 2 bicchieri
Preparazione:
- Per prima cosa scolate i carciofi dall’acqua e limone.
- Tritate finemente il prezzemolo, la menta e l’aglio, aprite poi le foglie dei carciofi allargandole per bene e con l’aiuto di un cucchiaio inserite il trito nel cuore del carciofo.
- Prendete un tegame dai bordi piuttosto alti, inserite l’olio extravergine di oliva, uno spicchio d’aglio e accendete la fiamma a fuoco basso.
- Inserite i carciofi uno in fila all’altro all’interno del tegame con il gambo rivolto verso l’alto.
- Aggiungete un pizzico di sale e pepe, l’olio e coprite con 2 bicchieri di acqua (dovranno essere coperti fino all’inizio del gambo).
- Lasciate cuocere per circa 30 minuti coprendo il tegame con un coperchio.
- Quando risulteranno teneri, spegnete il fuoco lasciateli intiepidire e servite i vostri carciofi!
La cottura stufata in tegame li rende morbidi, succosi e ricchi di sapore, potete conservarli in frigorifero chiusi in un contenitore ermetico.
Sono un contorno che unisce con gusto la tradizione e la semplicità e la varietà più adatta a questa preparazione è quella dei carciofi Romaneschi detti anche “mammola” dalla forma tondeggiante e privi di spine.
Fonti: