Attorno all’argomento cistite, c’è spesso tanta confusione tra infiammazione e infezione. Dato che si tratta di un disturbo frequente e fastidioso, specie tra le donne, è giunta l’ora di fare un po’ di chiarezza.
Come capire che tipo di cistite si ha di fronte
La cistite è un’infiammazione acuta, subacuta o cronica della vescica causata, nella maggior parte dei casi, da infezioni locali generalmente sostenute da batteri rilevati, insieme ai globuli bianchi, nelle urine. Questi agenti patogeni aderiscono alla mucosa vescicale e si riproducono causando un’infiammazione, meglio nota come cistite, che rappresenta la normale risposta difensiva del corpo all’infezione scatenata dal patogeno.
Quando si parla di infiammazione della vescica, è bene precisare come questa possa essere indotta non solo da batteri e altri agenti infettivi, ma anche da calcoli, alcuni cibi, radiazioni e farmaci come i chemioterapici. La cistite può essere, infine, l’espressione di malattie generali autoimmuni. In tutti questi casi, la cistite è non batterica (o abatterica).
10
Cistite batterica e non batterica: come si trattano
La cistite viene trattata in modo diverso in relazione alle sue origini. In linea generale, la terapia da seguire dipende, dunque, dalle cause che hanno scatenato l’infiammazione. A prescindere da tutto, è comunque sempre meglio rivolgersi al proprio medico evitando le terapie fai da te.
La cistite infiammatoria
In presenza di forme infettive provocate da batteri, viene generalmente prescritta una terapia mirata a base di antibiotici in modo tale da favorire la disinfezione delle urine e, più in generale, dei tessuti vescicali scongiurando così possibili ricadute.
Prima di assumere l’antibiotico, è essenziale consultare lo specialista perché l’uso inappropriato di questi farmaci può favorire lo sviluppo di vere e proprie colonie di agenti patogeni antibiotico-resistenti.
Le forme non batteriche
In caso di cistite non batterica, è indispensabile adottare un trattamento che aiuti a combattere le cause che hanno portato all’infiammazione.
In linea generale, si consiglia l’assunzione di alcalinizzanti orali per ridurre l’acidità delle urine, una corretta alimentazione e l’uso di antinfiammatori per attenuare la sintomatologia dolorosa.
Come prevenire la cistite
La cistite, specie se non trattata correttamente, può ripresentarsi anche a distanza di poco tempo. Per questo, e siccome prevenire è meglio che curare, ecco alcuni suggerimenti per scongiurare possibili ricadute.
- Assumere molti liquidi per stimolare la minzione e l’espulsione di possibili germi.
- Adottare corrette procedure di igiene intima per evitare il trasferimento di batteri fecali all’uretra.
- Usare biancheria intima bianca e in fibre naturali.
- Non indossare pantaloni e jeans attillati.
- Consumare integratori alimentari con mirtillo rosso.
La cistite è un disturbo frequente, ma per fortuna si può trattare, risolvere e soprattutto prevenire prendendosi cura della flora intestinale. Un’eccessiva crescita microbica o uno squilibrio delle popolazioni batteriche possono, infatti, favorire infiammazioni della vescica.
In tale contesto, è allora bene assumere un integratore a base di fermenti lattici vivi ad azione probiotica arricchito con D-mannosio, estratto dalla betulla e mirtillo rosso. Prodotti di questo genere esercitano una duplice funzione riequilibrando la flora intestinale e sostenendo le vie urinarie.
Bibliografia