L’affaticamento muscolare è una reazione fisiologica a un sovraccarico di lavoro dell’apparato muscolo-scheletrico, che ha come conseguenze dolore e debolezza delle fasce muscolari coinvolte. I soggetti più frequentemente colpiti da questa sintomatologia sono persone sedentarie che si avvicinano alla pratica sportiva senza un appropriato riscaldamento o che eccedono in esercizi troppo intensi per durata e tipologia, così come gli atleti che rientrano in allenamento attivo, dopo periodi di lungo riposo.
Spesso l’affaticamento muscolare viene confuso con un eccesso di acido lattico, prodotto della glicolisi anaerobica, ovvero dal metabolismo energetico del muscolo in assenza di ossigeno, qualora gli sforzi richiesti siano troppo intensi in un lasso temporale troppo breve. Non è così, infatti, l’acido lattico si smaltisce generalmente nell’arco di un paio d’ore successive allo sforzo mentre l’affaticamento dei muscoli può durare alcuni giorni.
Da cosa è causato l’affaticamento muscolare?
L’affaticamento muscolare, invece, noto anche come “Delayed onset muscle soreness” –DOMS- o indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata, è provocato da microlesioni della fibra muscolare, con liberazione di molecole intracellulari, a seguito di contrazioni intense a breve distanza una dall’altra. Queste micro-lacerazioni sono responsabili dell’infiammazione locale, che stimola a sua volta la sensazione di dolore.
Il manifestarsi di affaticamento muscolare e dolore è del tutto fisiologico quando si supera la soglia dello sforzo a cui il muscolo è abituato a lavorare oppure quando si attivano distretti muscolari in esercizi nuovi.
È comunque attraverso questi microtraumi che avviene il percorso adattivo del muscolo a un impegno e a un’intensità nuovi, migliorando quindi le sue capacità funzionali.
L’importante è che l’organismo si riassesti in alcuni giorni; altrimenti il rischio, se affaticamento e dolore si protraggono oltre 3-5 giorni, è di una progressiva riduzione della capacità di fare fronte a nuove sollecitazioni muscolari, associata a uno stato di esaurimento e perdita di forza.
I sintomi dell’affaticamento muscolare
L’affaticamento muscolare può colpire qualsiasi parte del corpo e si manifesta tipicamente con una sensazione di debolezza, spesso accompagnata dal altri sintomi quali:
-dolore localizzato
-irrigidimento
-respiro corto
-valori pressori e cardiaci alterati
-crampi
-difficoltà nella presa
-spasmi
-tremore
-inappetenza
-cefalea
-problemi gastro-intestinali
Affaticamento muscolare: i rimedi
In molti casi l’affaticamento muscolare migliora con il semplice riposo, a cui va aggiunta una costante reidratazione che integri anche i sali minerali dispersi durante la pratica, in particolare magnesio e potassio. La dieta è alla base di un corretto ripristino energetico, e per quanto sia stato detto innumerevoli volte, un significativo apporto di frutta e verdura, anche in forma di estratti e centrifugati, è indispensabile per prevenire molte patologie e fornire al corpo tutti i nutrienti energetici di cui necessita.
Se ci si appresta a un lavoro muscolare di qualsiasi genere, è buona pratica eseguire una fase di riscaldamento aerobico leggero, in modo da “sciogliere” la muscolatura e proteggersi da infortuni. Allo stesso modo è essenziale che ogni programma di attività fisica preveda, una volta terminato, una serie di esercizi di allungamento, funzionali all’intensità e alla durata dello sforzo.
Quando l’affaticamento muscolare e il dolore persistono, una terapia a base di fasce o cerotti autoriscaldanti è indicata per ridurre infiammazione e malessere: senza impiego di medicinali, il calore stimola la circolazione del sangue facendo affluire più ossigeno ai muscoli e li decontrae, oltre ad alleviare il dolore e a migliorare la mobilità articolare.
Fonti:
– https://www.sportsmed.theclinics.com/article/S0278-5919(11)00099-8/abstract
– https://www.healthline.com/health/muscle-fatigue#treatment
– Journal of Occupational and Environmental Medicine_vol.15_issue 4