La melatonina è un ormone prodotto dalla ghiandola pineale (una ghiandola endocrina situata nel cervello, denominata anche epifisi) nei mammiferi, uomo compreso. Svolge un ruolo essenziale di sincronizzazione dei processi fisiologici alla base del sonno, nella regolazione del ritmo circadiano del ciclo sonno-veglia ed in numerosi altri fenomeni biologici. Interessante la sua azione antiossidante, che rallenta il naturale invecchiamento dei tessuti.
La produzione e il rilascio della melatonina sono ciclici e seguono i ritmi circadiani. Dipendono dalle condizioni di esposizione alla luce: la secrezione di melatonina aumenta al buio, durante la notte (il picco di sintesi si posiziona fra le 2 e le 4), e diminuisce durante il giorno. Per questa ragione è anche definita ormone del sonno. Inoltre, la sua produzione è maggiore in inverno e minore in estate.
La riduzione della sintesi di melatonina che si verifica negli anziani potrebbe essere una delle ragioni alla base dell’insonnia che colpisce le persone in questa fase della vita.
Quando è utile assumere integratori che contengono melatonina
La melatonina è presente in numerosi alimenti, come l’avena, il riso integrale, le banane, le noci, le uova, il pesce ed i legumi.
Questo ormone è anche presente in molti integratori presenti sul mercato. Le linee guida di EFSA (European Food Safety Authority, l’agenzia regolatoria europea per gli alimenti) raccomandano che il dosaggio quotidiano di melatonina non superi 1mg.
L’assunzione degli integratori a base di melatonina viene consigliata poco prima di coricarsi, per dare modo alla molecola di generare la sua azione di rilassamento. L’indicazione per questa supplementazione comprende l’insonnia dovuta ad una difficoltà a prendere sonno e i disturbi del sonno e dell’attenzione connessi al jet lag.
Altre indicazioni, compresa quella per il trattamento di alcuni sintomi neurologici nei malati di Alzheimer, sono in fase di valutazione.
L’assunzione della melatonina alle dosi consigliate non è connessa alla comparsa di fenomeni di dipendenza e può generare, molto raramente, effetti collaterali quali cefalea, vertigini, nausea, depressione o irritabilità transitorie e sonnolenza.
La melatonina è sconsigliata durante la gravidanza e l’allattamento e nelle persone che soffrono di una malattia autoimmune o in terapia con alcune categorie di farmaci (anticoagulanti, antiipertensivi, antiepilettici, altri sedativi, antidiabetici, anticoncezionali, immunosoppressori). È inoltre opportuno non mettersi alla guida durante tutto il periodo di assunzione della sostanza, che può alterare lo stato di veglia diurna.