Avvertire il senso di nausea è una sensazione sgradevole molto comune che a volte, se intensa, può diventare invalidante. Vediamo alcuni rimedi al senso di nausea.
Più del 50% delle persone vive un episodio di nausea almeno una volta all’anno.
Spesso questo disturbo si identifica come il sintomo precursore dell’atto del vomito, o come riflesso di un malessere che può avere origine patologica, ma anche essere dovuto a cause esterne.
La nausea è quindi originata da diversi fattori:
- psicologici come ansia, forte stress, disgusto o paura;
- patologici derivanti da artrosi cervicale, labirintite, disturbi gastrici o epatici;
- non patologici come per esempio gravidanza, affaticamento della vista, pressione bassa o assunzione di farmaci.
La nausea è ritenuta un meccanismo protettivo finalizzato a indurre l’organismo a evitare la potenziale ingestione di sostanze tossiche; è quindi molto spesso correlata a disturbi digestivi.
Il senso di nausea, infatti, può essere dovuto e scatenato da cattive abitudini alimentari tra cui eccedere nel consumo di caffè o nella quantità di cibo ingerito, mangiare velocemente, non masticare accuratamente gli alimenti.
Anche essere intolleranti ad alcuni alimenti o sostanze ad essi correlati può essere una causa di disturbi nella digestione, causando diverse problematiche. Ad esempio un intolleranza comune è quella al lattosio che ha come sintomatologia gonfiore e difficoltà a digerire, scatenando la classica sensazione di dolore tensione addominale che può portare a diversi sintomi di riflesso tra cui la nausea.
Inoltre, la sensazione di nausea può comparire anche a causa dell’assunzione di sostanze potenzialmente tossiche, come alcol o fumo.
Nausea: i rimedi migliori per contrastarla
Prima o durante l’assunzione di farmaci specifici antinausea e antiemetici, sia senza obbligo di prescrizione che sotto consiglio medico, è utile seguire qualche accorgimento.
- Ingerire cibi solidi facilmente digeribili come cracker, pane, patate bollite e riso.
- Assumere gli alimenti sopracitati sconditi, o con condimenti leggeri come olio extravergine di oliva e qualche goccia di limone.
- Rimanere idratati assumendo acqua non fredda, tè o tisane a piccoli sorsi.
- Bere bevande calde
- Lo zenzero è una pianta officinale antica ampiamente utilizzata nella storia per le sue numerose proprietà medicinali naturali e in particolare come antiemetico, ossia antinausea.
- L’azione probiotica di alcuni lactobacilli promuove l’eubiosi cioè l’equilibrio della flora battericaChe cos’è la flora batterica? La flora batterica è un ec... intestinale. L’eubiosi è, infatti, la condizione su cui si basa il benessere dell’intestino e di tutto l’organismo. Assumere probioticiCosa sono i probiotici? I batteri che compongono la flora in... aiuta a equilibrare la flora battericaChe cos’è la flora batterica? La flora batterica è un ec... intestinale, e una flora battericaChe cos’è la flora batterica? La flora batterica è un ec... in equilibro può evitare l’insorgenza di disturbi gastrointestinali.
- Il carciofo ha delle proprietà epatoprotettive, stimola le funzioni depurative dell’organismo e le funzioni epatiche.
Quali cibi è meglio evitare per non aggravare la nausea?
- Cibi molto conditi e salati come insaccati o cibi in scatola.
- Cibi fritti.
- Caffè.
- Verdure crude: seppur molto salutari e consigliate in condizioni di normalità, risultano poco digeribili quando si avverte il senso di nausea.
- Alimenti ricchi di grassi come formaggi o latticini.
- Alimenti dall’odore molto forte.
È altresì utile mangiare senza distrazioni, dedicando il giusto tempo alla masticazione. Un ulteriore consiglio per promuovere una corretta digestione ed evitare l’insorgere del senso di nausea è quello di non sdraiarsi subito dopo il pasto.
Fonti
The Effect of Ginger (Zingiber officinalis) and Artichoke (Cynara cardunculus) Extract Supplementation on Functional Dyspepsia: A Randomised, Double-Blind, and Placebo-Controlled Clinical Trial https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4411465/
Ginger in gastrointestinal disorders: A systematic review of clinical trials https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC6341159/