L’Associazione Italiana Mutismo Selettivo definisce il mutismo selettivo dei bambini come un disturbo che si manifesta con il rifiuto a parlare in specifiche situazioni, in precisi luoghi e con determinate persone.
Mutismo selettivo: che cos’è?
Quando si parla di mutismo selettivo dei bambini non si fa riferimento né a un disturbo uditivo-fonatorio né intellettivo, bensì ad una problematica psicologica legata all’ansia. Il bambino muto selettivo parla normalmente senza incertezza quando è a casa, con i familiari e in generale in ambienti ai suoi occhi sicuri. Il disturbo emerge quando il bambino è fuori dalla sua confort zone e in particolar modo diventa evidente in contesti sociali come la scuola, quando l’ansia cresce e il bambino si rifiuta di rispondere agli insegnanti.
Chi soffre di mutismo selettivo può anche chiudersi nel proprio silenzio anche in luoghi pubblici e non solo in contesti scolastici: può tacere durante quelle occasioni che prevedono un’interazione sociale molto forte, quindi può rifiutarsi di parlare anche con i propri coetanei durante le feste oppure nella pratica delle attività sportive.
Il mutismo selettivo è come una corazza che il bambino indossa per proteggersi da tutte quelle situazioni per cui non si sente pronto e di cui ha timore. È una reazione ad uno stato d’ansia e di disagio che il bambino, per sua natura timido, prova in determinati contesti e, sentendosi “sotto assedio”, si difende opponendo il silenzio.
Come si risolve
Con il passare del tempo, il bambino capisce che non ha nulla da temere da quelle circostanze o da quelle persone; ne consegue che la sua ansia diminuisce e, sentendosi rinfrancato, inizia a parlare anche in quei contesti e con quelle persone che prima lo bloccavano. Il mutismo selettivo è una fase che genitori ed insegnanti devono saper gestire infondendo al bambino le certezze che al momento gli mancano. Quindi ecco alcuni suggerimenti:
- Non costringere mai il bambino a parlare, specialmente evitare di minacciarlo in caso di silenzio con punizioni o promettendo eventuali premi
- Non mostrarsi sorpresi quando il bambino rompe il suo silenzio in situazioni in cui solitamente taceva: deve risultare come un episodio normale
- Preparare il bambino all’inserimento in nuovi contesti o all’incontro con nuove persone così che non venga sopraffatto dalla novità
- Non considerate mai il suo silenzio come un’opposizione alla vita sociale, ma come un sintomo di paura che il bambino vorrebbe vincere senza riuscirvi
- Cercate di farlo interagire con i propri coetanei con cui sente a proprio agio in un gruppo piccolo, massimo di tre persone, dove possa rapportarsi con serenità
5 consigli per capire la causa del mutismo selettivo dei bambini
Spesso i genitori, che hanno a casa un bambino chiacchierone, si trovano spiazzati quando gli insegnanti comunicano loro che il bambino a scuola non parla e si trovano a cercare le ragioni che hanno fatto insorgere il mutismo selettivo in loro figlio. Ecco 5 consigli per capirne le cause:
- Ripercorrere i primi 5 anni di vita del bambino per individuare quando sono insorti i primi episodi di timidezza e inibizione
- Capire in quali contesti e con quali persone emerge il mutismo selettivo per cercare di fare un confronto con episodi precedenti e se c’è sempre un medesimo fattore scatenante
- Ricordare se il bambino ha da sempre mostrato un temperamento molto timido e introverso. Il mutismo selettivo è diventata un’arma di difesa verso le persone estranee che generano in lui imbarazzo. Più queste persone diventano familiari, più il bambino romperà il suo silenzio
- Individuare i comportamenti di evitamento, ossia se il bambino che soffre di mutismo selettivo abbia sempre preferito fare attività che non lo costringevano a parlare. Con l’inserimento a scuola il bambino non può più evitare le attività che includono la locuzione e il problema diventa evidente
- Riflettere sul contesto familiare in cui il bambino è cresciuto: se è una famiglia con scarsa interazione sociale o se uno dei due genitori è ansioso o timido, più facilmente il bambino può diventare muto selettivo.