L’acido folico e la vitamina B12 rappresentano alleati importanti per la nostra salute: sono fondamentali, infatti, per la corretta formazione dei globuli rossi, per la riparazione dei tessuti e per la sintesi del DNA. Inoltre, la vitamina B12 coordina il corretto funzionamento delle cellule nervose.
Nonostante la loro importanza, né la vitamina B12 né l’acido folico sono prodotti dal nostro organismo, ecco perché dobbiamo assumerli con la dieta e, in caso di carenza, tramite integratori alimentari. In particolare durante la gravidanza il fabbisogno di queste vitamine è importante.
Cerchiamo qui di seguito di capire il perché assumere queste vitamine prima e durante la gestazione è un piccolo gesto che porta a grandi risultati, migliorando il benessere del nascituro, riducendo i rischi sia per la mamma sia per il bambino.
L’acido folico: che cos’è e a cosa serve
L’acido folico e i folati sono vitamine del gruppo B, che giocano un ruolo fondamentale sulla crescita del feto. Diverse prove scientifiche hanno, infatti, dimostrato come l’assunzione di acido folico prima del concepimento riduca fino al 70% il rischio che il feto sviluppi malformazioni congenite e difetti del tubo neurale, come l’anencefalia, la spina bifida o l’encefalocele.
- L’anencefalia è una malformazione congenita che si riscontra già durante il primo mese di gravidanza: il feto appare all’ecografia privo totalmente o parzialmente della volta cranica e dell’encefalo.
- La spina bifida, invece, è una malformazione dovuta alla chiusura incompleta di una o più vertebre, determinata dall’estroflessione del midollo spinale.
- Infine l’encefalocele è una malformazione, piò o meno grave dell’encefalo, che produce un’ernia a causa di una non totale chiusura del cranio; tale malformazione ha purtroppo un esito infausto e solo in rarissimi casi si ha poi un normale sviluppo psico-motorio.
A scopo di prevenzione è, dunque, indicato dalle linee guida del Ministero della Salute che la donna inizi ad assumere 0,4 mg al giorno di acido folico fin dal momento in cui sta pianificando la gravidanza, per poi proseguire fino al terzo mese di gestazione, quando si verifica la chiusura del tubo neurale e si sviluppano cervello, cuore, colonna vertebrale e parete addominale.
All’assunzione di integratori alimentari, è indicato abbinare una dieta sana ed equilibrata, ricca di legumi e verdure a foglia larga, come lattuga, carciofi, biete, broccoli, e frutta come arance, kiwi, e ovviamente evitare alcool e fumo.
La vitamina B12: che cos’è e a cosa serve
Con vitamina B12 s’intende un gruppo di sostanze contenenti cobalto, coinvolte nel metabolismo degli acidi grassi, degli amminoacidi e degli acidi nucleici. La vitamina B12 è poi fondamentale per il corretto funzionamento del sistema nervoso e dei globuli rossi.
Per passare al bambino queste vitamine fondamentali per la sua crescita, è consigliato che già durante le gravidanze e poi anche nella fase dell’allattamento la mamma assuma integratori a base di vitamina B12 associandoli a una dieta adeguata, a base di carne rossa, pesce, pollame, latte, uova, tutti alimenti che ne sono ricchi.
Neonati e bambini con carenza di vitamina B12 possono essere soggetti anche a gravi patologie. come l’anemia macrocitica, spesso abbinata a uno stato generale di spossatezza e continui mal di testa. Nei casi più gravi la mancanza vitamina B12 può determinare anche stati di neuropatia o danni al tessuto nervoso, con stati di grave irritabilità.
Nel caso il bambino mostrasse uno dei sintomi sopra elencati, oppure ai controlli periodici dal pediatra mostrasse una crescita non armonica, sarà il pediatra il primo a suggerire ulteriori controlli e l’assunzione di integratori di vitamina B12 da affiancare a una dieta equilibrata.
Fonti
–https://www.epicentro.iss.it/acido-folico/
–http://www.salute.gov.it/portale/documentazione/p6_2_5_1.jsp?lingua=italiano&id=277
–http://www.salute.gov.it/portale/news/p3_2_3_1_1.jsp?menu=dossier&id=26
–https://labtestsonline.it/conditions/carenza-di-vitamina-b12-e-di-acido-folico
