Litigare tra i bambini è abbastanza comune. Ma come dirimere una disputa? Ecco alcuni consigli pratici per genitori ed educatori, e qualche suggerimento da servire a tavola. I bambini litigano tra loro per molte ragioni. Genitori ed educatori hanno spesso il difficile compito di capire quando lasciarli fare e quando intervenire e agire. I bambini, in particolare i fratelli, possono litigare per i motivi più sciocchi, e questo può diventare un collante, rafforzando il rapporto oppure può creare dissapori che proseguiranno fin nell’età adulta.
Anche a scuola può capitare di accapigliarsi con i coetanei, avere disaccordi fa parte dello sviluppo del bambino, ma ci sono cose che genitori ed educatori possono fare per ridurre al minimo o impedire ai bambini di litigare. Di seguito, alcuni suggerimenti pratici.
Bambini che litigano: come affrontare il problema?
Cercare di insegnare ai bambini a discutere le soluzioni e a risolvere i problemi. Anche i bambini molto piccoli possono comprendere le questioni fondamentali dell’equità e del non litigare. Parlare ai bambini di cosa è un diverbio e di altri modi in cui un problema può essere risolto. Stabilire sempre le regole di base di ciò che può e non può essere fatto per risolvere un problema. Per esempio, urlare, piangere o picchiare sono decisamente dei no assoluti e risoluti. Chiedete loro di proporre delle idee e poi lasciate che provino. Sarete sorpresi dalle loro soluzioni e potrebbero sapere cosa funziona meglio. Quando i bambini sono nervosi e litigano, può essere utile applicare questi comportamenti.
- Lodare i bambini e fornire rinforzi positivi: lode e rinforzo positivo fanno miracoli nell’aiutare a costruire comportamenti positivi nei bambini. Il punto chiave è ignorare quando i bambini litigano e poi prestare attenzione quando vengono sorpresi a fare qualcosa di gentile, positivo o utile. I bambini capiranno rapidamente che i buoni comportamenti attirano più attenzione di quelli negativi.
- Trasmettere un modello positivo: non potete aspettarvi che i bambini non litighino quando lo osservano regolarmente tra gli adulti. I genitori devono fungere da modelli di comportamento su come cooperare e andare d’accordo con gli altri. Impostate sempre l’esempio del comportamento che desiderate che loro adottino. Ricordate, i vostri figli vi stanno guardando!
- Mantenere la calma anche sotto pressione: i bambini osservano come si comportano e agiscono gli adulti quando sono arrabbiati, non sono d’accordo tra loro o sono offesi. Essere calmi sotto pressione e mostrare autocontrollo è un esempio positivo. Gli adulti dovrebbero parlare con i bambini delle situazioni in cui si sono arrabbiati e quali misure hanno intrapreso per calmarsi.
- Prestare attenzione alle reazioni: se gli adulti urlano, si imbarazzano, si vergognano o dicono parole arrabbiate o forti, il risultato potrebbe effettivamente essere che il comportamento fastidioso nei litigi tra bambini si ripresenti. Punizioni come quelle appena menzionate possono aumentare i sentimenti di rabbia di un bambino e indurlo a mettere più enfasi nella discussione (più pianti, più rabbia, più violenza).
Bambini e litigi: consigli su come gestirli
- Non prestare attenzione: la maggior parte dei litigi tra bambini non ha senso e finisce rapidamente da sola. L’intervento degli adulti ritarda il processo di auto-risoluzione che è proprio dell’infanzia. Litigare è spesso un modo per i bambini di attirare l’attenzione – e per alcuni bambini, l’attenzione negativa è meglio di nessuna attenzione. Se gli adulti ignorano il litigio e non lasciano che diventi il “centro della scena” in casa o a scuola, vi è un motivo in meno per litigare. Un’idea è quella di nominare una stanza o uno spazio separato in casa o a scuola come “la stanza dei litigi”. Ogni volta che i bambini o gli amici dei vostri figli litigano, li portare semplicemente nella stanza deputata alle discussioni e non li fate uscire finché non è stata risolta la disputa.
- Trattare tutti allo stesso modo: la trappola più rapida in cui un adulto può cadere è cercare di indagare su chi ha iniziato il litigio, chi ha detto cosa e poi cosa ha causato l’escalation del problema. Prendere posizione o distribuire la punizione in modo diverso pone le basi per etichettare vittime e bulli. Nella maggior parte dei casi, la punizione dovrebbe essere la stessa: nessuna eccezione. Ancora una volta, l’obiettivo è di eliminare la sfida dal litigio e far cadere qualsiasi iniziativa che abbia a che fare con il “vincere” o “perdere” in un litigio.
- Ridurre al minimo le occasioni di litigio: considerate tutte le ragioni per cui i bambini litigano e fate il possibile per eliminare quelle situazioni. Scoprite quando i piccoli sono per esempio stanchi, nervosi o affamati o hanno semplicemente avuto una brutta giornata, e minimizzate le potenziali zone rosse. I bambini hanno bisogno di sapere che sono amati allo stesso modo e sono speciali, indipendentemente da come agiscono, ma che voi da adulti vi sentite più felici quando loro stanno bene. A volte un abbraccio è tutto ciò di cui un bambino ha bisogno.
Bambini nervosi: dieta e integratori
Spesso però un bambino è nervoso semplicemente perché sperimenta stress e ansia a causa delle varie sfide che deve affrontare. La dieta, associata a integratori alimentari multivitaminici, e l’esercizio fisico possono fare molto per ridurre i sintomi associati a questi stati emotivi.
Quando si tratta di stress e ansia, mangiare sano fa davvero la differenza. Evitare cibi fritti, caffeina e zuccheri raffinati e prediligere una dieta sana ed equilibrata. Gli alimenti che possono aiutare a gestire gli stati d’ansia e irritabilità, tipici anche dell’infanzia sono:
Acqua
Sapevate che una delle possibili cause di spossatezza e stati d’ansia può essere la disidratazione? Poiché l’acqua è fondamentale per la sopravvivenza, la disidratazione può portare le cellule in modalità di panico, che si traduce quindi in un comportamento nervoso. I bambini attivi spesso sono così impegnati che dimenticano di bere acqua. Inoltre, la sete potrebbe non essere avvertita nei bambini con disturbi neuro-comportamentali. Tenete sempre a portata di mano una bottiglia d’acqua e ricordate a vostro figlio di berne regolarmente. Questo alla fine si trasformerà in un’abitudine per tutta la vita e aiuterà a tenere lontano per sempre il nervosismo indotto dalla disidratazione.
Vitamine
I bambini possono diventare nervosi, stressati o stanchi anche a causa di una dieta sbilanciata e povera di vitamine. Le vitamine A, D, E, C B12 e B6 sono essenziali per la loro crescita sana. Proprio le vitamine del gruppo B aiutano il metabolismo energetico e contribuiscono a ridurre stanchezza e affaticamento, supportano il sistema nervoso e il sistema immunitario.
Camomilla
La camomilla è una bevanda comune per molti adulti che vogliono rilassarsi prima di andare a dormire dopo una giornata stressante. Con un cucchiaio di miele, può diventare golosa anche per i bambini. Per incoraggiare il vostro bambino a berla regolarmente, lasciate che scelga la sua tazza e l’orario in cui fruirla.
Uova
Secondo studi recenti, una carenza di vitamina B può causare nei bambini confusione, irritabilità e ansia. Fonte di colina e vitamina B12, le uova sono un alimento ottimale per lo sviluppo del cervello e possono alleviare i sentimenti di ansia nei bambini. Se vostro figlio è allergico alle uova, anche altri alimenti ricchi di vitamina B come carne di manzo e agrumi sono ottime opzioni.
Tacchino
Gli alimenti ricchi di triptofano, come il tacchino, hanno una componente naturale di rilassamento e sono molto efficaci nel ridurre l’ansia. L’L-triptofano è un amminoacido essenziale di cui il corpo ha bisogno per innescare la produzione di serotonina. Altre ottime fonti di triptofano sono l’avena e i semi di sesamo.
Semi di lino
Anche i grassi omega-3 sono noti per innescare la produzione di serotonina, che aiuta ad alleviare l’ansia. I semi di lino sono un’ottima fonte di acidi grassi omega-3 e possono essere inseriti nella dieta di vostro figlio, aggiungendoli a frullati, pane o nei contorni, come insalate o padellate di verdure cotte. Altre fonti di Omega-3 includono pesce e tofu.
Fonti: