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Pubblicato il 5 Giugno 2017 | Ultima modifica il 25 Giugno 2018

Mamma e Bambino

Nuoto Neonatale: perché iniziare presto?

Per i neonati e i loro genitori, un incredibile esperienza è offerta dai corsi di nuoto neonatale. Nell’acqua il bambino prova un’enorme sensazione di libertà e la possibilità di sperimentare i primi movimenti.

Quando iniziare un corso di nuoto neonatale?

I bambini possono essere immersi in acqua fin dai primi giorni di vita, ma solitamente i pediatri consigliano di iniziare a intraprendere un corso di nuoto neonatale dal terzo mese, dopo il primo ciclo di vaccinazioni.

Parlare di “nuoto” ovviamente è eccessivo, sono più propriamente corsi di acquaticità dove il neonato inizia a muoversi favorendo quelle abilità che saranno poi fondamentali per camminare, correre e saltare.

Perché iscriversi a un corso di nuoto neonatale?

I corsi di acquaticità per i piccolissimi, dai 3 ai 24 mesi, hanno un effetto rilassante sia sul bimbo che sulla mamma e sono un momento di condivisione e contatto molto speciale. Inoltre il bambino vive in un ambiente, quello acquatico, per lui davvero congeniale, così da essere naturalmente portato a sperimentare molto di più che sulla terraferma. Contemporaneamente la mamma, percependo il bambino così a proprio agio, si rasserena liberandosi di molte ansie istintive, tipiche dei primi mesi di maternità.

I vantaggi di un corso di acquaticità neonatale quindi sono parecchi tra i principali ricordiamo:

  • Stimolare la coordinazione dei movimenti
  • Aumentare la percezione del proprio corpo
  • Rinforzare il sistema immunitario del neonato
  • Migliorare le capacità di cuore, polmoni e apparato muscolo scheletrico

Come si svolgono i corsi di nuoto neonatale?

I corsi di acquaticità per bebè sono costituiti da una prima parte di adattamento, da una seconda di vero e proprio galleggiamento e di una terza di immersione. L’inserimento del bambino in acqua deve essere il più graduale possibile: l’organismo deve abituarsi poco alla volta all’assenza di gravità. Nel caso il bambino si mettesse a piangere, meglio interrompere l’esercizio e farlo giocare: l’esperienza deve essere vissuta come un divertimento e un’occasione speciale di contatto tra mamme e bambino.

L’acqua è riscaldata a 32 gradi, altrimenti i bambini potrebbero non rilassarsi.

Alcuni piccoli avvertimenti

L’acqua della piscina è disinfettata con il cloro. Questa sostanza può provocare qualche piccolo inconveniente come l’arrossamento degli occhi (reazione del tutto momentanea e che si risolve da sé) oppure lieve irritazione alle vie respiratorie.

Inoltre, è facile contrarre in acqua un’otite esterna. Sono tutte situazioni risolvibili e assolutamente non pericolose per la salute del piccolo, che non impediscono di vivere in totale serenità l’esperienza del nuoto neonatale.

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