Estate, tempo di zanzare. Con l’arrivo del caldo si creano, infatti, le condizioni ambientali idonee alla schiusa delle uova. Ecco allora che trascorrere del tempo all’aperto, soprattutto nelle ore del tramonto e in alcune zone, può diventare molto fastidioso. Ancora di più se le punture di zanzare riguardano i bambini, incapaci di difendersi. Com’è possibile proteggerli? Vediamo quali precauzioni e comportamenti adottare.
Le punture di zanzare nei bambini
Ponfi e prurito sono le normali conseguenze di ogni puntura di zanzara. Questo perché prima di succhiare il sangue, la zanzara rilascia un liquido anestetico. È questo a generare prurito e rendere la pelle attorno alla puntura gonfia e arrossata, con fastidio in particolare per i bambini piccoli che, vista la pelle delicata, soffrono di più. In genere il fastidio scompare nel giro di alcune ore; più raramente permane qualche giorno, quando si verifica una reazione allergica localizzata.
Come prevenire le punture di zanzare, anche nei bambini
Prima di tutto, è bene dotare l’ambiente in cui si vive di zanzariere. Si possono installare alle finestre, o quantomeno intorno al lettino del bimbo. Questo è il modo migliore per proteggere i bambini molto piccoli e terrà lontane le zanzare e altri insetti molesti. Anche all’aperto è opportuno usare le zanzariere, da posizionare intorno al passeggino, si evita così di esporli a sostanze repellenti di qualsiasi natura.
Avendo cura di tenere le finestre aperte, si possono usare fornelletti a piastrina o elettro-emanatori a ricarica liquida. Si tratta di strumenti sicuri che, se usati secondo le indicazioni, hanno una tossicità bassa e una breve persistenza nell’ambiente. Gli ambienti dovrebbero comunque essere poi arieggiati.
Zampironi e candele alla citronella possono essere di aiuto per una cena all’aperto, tenendo presente che agiscono in un’area limitata e che devono essere tenuti lontano dalla portata dei bambini.
Un accorgimento da seguire riguarda i ristagni d’acqua: evitare di lasciare acqua in sottovasi, annaffiatoi, secchi. L’acqua stagnante, infatti, attira gli insetti ed è l’ambiente ideale per la loro riproduzione.
Precauzioni per l’uso dei repellenti per zanzare, cosa c’è da sapere
I prodotti da applicare sulla pelle, in forma di spray, stick o lozione, vanno usati solo quando necessario e dovrebbero essere scelti in base al principio attivo che contengono, indicato sull’etichetta.
La maggior parte di questi prodotti è a base d’icaridina (KBR), di dietiltoluamide (DEET) e di altre molecole che possono avere effetti tossici come il Citrodiol (o PMC) e l’IR3535 (o AMP).
Importante è anche controllare la concentrazione del principio attivo: quando si viaggia in paesi esotici, si può ricorrere a prodotti con concentrazione dal 30% in su, mentre alle nostre latitudini sono sufficienti quelli con concentrazione inferiore al 20%.
Secondo le indicazioni dell’Istituto Superiore di Sanità, nei bambini di età inferiore ai due anni è meglio non usare alcun repellente, nemmeno a base di estratti naturali come per esempio citronella o geranio.
Per i bambini da due a 12 anni si consiglia di utilizzare prodotti con concentrazione inferiore al 10%, da applicare al massimo due volte al giorno. È importante che non siano applicati direttamente, ma spalmati con le mani per evitare che il prodotto entri accidentalmente in contatto la bocca o con gli occhi del bambino.
Anche in gravidanza e durante l’allattamento sono sconsigliati i repellenti a base di DEET e KBR; il Citrodiol può essere utilizzato ma non più di una volta al giorno e a concentrazioni non superiori al 20%.
Altre precauzioni generali raccomandano di:
- non applicare i repellenti insieme a creme solari e creme idratanti con schermo anti UV, perché queste possono aumentare l’assorbimento del principio attivo (e quindi diminuirne l’evaporazione);
- non applicarli su tagli, pelle irritata o su una precedente puntura di zanzara perché la pelle può infiammarsi maggiormente e il principio attivo può essere assorbito in quantità maggiori;
- dopo l’applicazione ricordare di lavarsi sempre accuratamente le mani.
E se si è stati punti dalle zanzare, quali rimedi?
Per alleviare il fastidio, anche solo momentaneamente, si può bagnare la parte interessata ed eventualmente applicare del ghiaccio, che agirà anche sul gonfiore.
Evitare i “rimedi della nonna”: non applicare sostanze come ammoniaca, che può bruciare la pelle, e nemmeno il succo di limone. Oltre ad aumentare il bruciore questo può rendere la pelle fotosensibile e facilitare le scottature.
Cercare di fare in modo che il bambino non si gratti, in particolar modo con le mani non pulite. E per facilitare il riassorbimento del ponfo può essere utile applicare un gel a base di cloruro d’alluminio al 5%.
FONTI:
-Istituto Superiore di Sanità, Società Italiana di Infettivologia Pediatrica