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Pubblicato il 24 Agosto 2018 | Ultima modifica il 5 Dicembre 2019

Salute degli Occhi

Attenzione all’edema maculare diabetico

L’edema maculare diabetico (DME) o maculopatia diabetica, è la più grave complicanza della retinopatia diabetica, una patologia cronica che si verifica piuttosto frequentemente nelle persone affette da entrambe le forme di diabete (tipo I e II).

La patologia e i sintomi dell’edema maculare diabetico

L’edema maculare diabetico è un accumulo di liquidi nella macula, la parte centrale e più importante della retina. Quest’accumulo è dovuto allo stato di infiammazione causato dall’iperglicemia cronica collegata al diabete. Riuscire a identificare la malattia per tempo è difficile, ma non impossibile.

Inizialmente la patologia è asintomatica e può causare solo lievi problemi alla vista come il calo progressivo e una visione deformata, immagini ondulate, sfuocate macchie scure per peggiorare nella mancanza di una visione distinta e dettagliata che non permette di svolgere azioni fondamentali come leggere, guidare, lavorare, riconoscere i volti e i colori. La macula, infatti, costituisce la porzione centrale della retina responsabile della visione distinta e che quindi permette di svolgere le comuni azioni quotidiane.

I sintomi purtroppo si manifestano solo nella fase avanzata della malattia e quando la visione è ormai compromessa. Per questo motivo, è fondamentale che i pazienti diabetici si sottopongano a controlli oculistici periodici con esame del fondo oculare, anche in assenza di disturbi visivi, per cercare di evitare tutti i disagi di una visione deformata.

La perdita della visione determina una riduzione significativa della qualità della vita e della capacità di gestire in maniera autonoma attività quotidiane essenziali, condizioni che peggiorano notevolmente se il DME colpisce entrambi gli occhi. Non è raro, infatti, che chi soffre di questa patologia possa lamentare anche una forte depressione che porta a un rischio elevato di cadute e incidenti a seguito della perdita visiva e alla compromissione della capacità lavorativa.

Cause dell’edema maculare diabetico

Le cause dell’edema maculare diabetico possono essere di varia natura, ma in particolare includono processi infiammatori e un’alterazione della permeabilità capillare dovuta a un’elevata concentrazione di glucosio nel sangue che può compromettere il fisiologico funzionamento dei vasi sanguigni, permettendo ai liquidi di fuoriuscire nel tessuto retinico e nella macula.

Esistono numerosi fattori di rischio che fanno aumentare la possibilità di sviluppare l’edema maculare diabetico:

  • Grado di retinopatia diabetica
  • Tipo e durata della patologia diabetica
  • Pressione sanguigna molto alta
  • Ritenzione idrica
  • Ipoalbuminemia (scarso contenuto di albumina nel sangue)
  • Iperlipidemia (presenza eccessiva di grassi nel sangue)

Il DME può insorgere con qualsiasi forma di diabete e in qualsiasi momento del suo decorso. Nei pazienti diabetici sono due i fattori che influiscono maggiormente sulla manifestazione della patologia: la durata della malattia e lo scarso controllo metabolico.

Quanto più a lungo si soffre di diabete, tanto più alta è la probabilità di ammalarsi. Dopo vent’anni di malattia, infatti, circa il 70% dei diabetici sviluppa una qualche forma di retinopatia.

Altri fattori oltre quelli elencati possono infine influire in modo più o meno determinante: alcool, fumo, ipertensione arteriosa, proteinuria (presenza di proteine nelle urine) e la nefropatia diabetica.

Diagnosi dell’edema maculare diabetico

Un’anamnesi accurata per conoscere la presenza di patologie sistemiche quali il diabete, le dislipidemie, l’ipertensione arteriosa e la qualità della visione è senz’altro il primo inizio. Successivamente, si effettua l’esame del fondo oculare che permette di studiare le strutture interne al bulbo oculare, in particolare la retina (specialmente la parte centrale, la macula lutea) e la testa del nervo ottico. Con questo esame è possibile diagnosticare le condizioni della microcircolazione dei vasi e capillari retinici oltre a un distacco della retina.

Sono poi importanti altri esami oculistici, che permettono una più accurata diagnosi e che forniscono utili informazioni per il tipo di trattamento, e alcuni esami di laboratorio come:

  • Proteinuria: il monitoraggio delle proteine nelle urine è un buon indicatore per lo sviluppo e il peggioramento della retinopatia diabetica.
  • Lipidi e trigliceridi: livelli ematici elevati di lipidi e trigliceridi aumentano il rischio di retinopatia diabetica mentre una loro normalizzazione riduce i danni retinici e la deposizione di essudati.

edema maculare diabetico

Cure e rimedi per l’edema maculare diabetico

Spesso il trattamento di prima scelta è la fotocoagulazione con il laser, che però in genere non permette di recuperare la vista già persa e può lasciare delle cicatrici.

Per questo l’uso del laser – che si esegue in un ambulatorio, richiede l’anestesia locale e prevede l’utilizzo di un collirio per la dilatazione della pupilla – viene in genere associato o sostituito dal trattamento farmacologico basato su iniezioni intravitreali di farmaci in grado di contrastare la crescita di nuovi vasi e quindi di rallentare e migliorare la condizione patologica.

In questo caso è necessario sottoporsi a un numero elevato d’iniezioni e controlli medici e l’impatto psicologico non è da sottovalutare perché il 75% dei pazienti riferisce ansia per più di due giorni prima del trattamento. In pazienti che non possono essere trattati con questi farmaci, si può ricorrere anche a impianti intravitreali cortisonici a lento e prolungato rilascio per tre anni. Questo metodo porta a un miglioramento della vista e permette al paziente affetto da DME di tornare a svolgere le più comuni attività quotidiane e riprendere ritmi di vita normali senza la necessità di dipendere dai familiari. La riconquista della propria indipendenza contribuisce significativamente a un benessere psicologico e a un umore più positivo, fattori di vitale importanza per tutti i soggetti affetti da malattie croniche.

Impatto sociale

In Italia, sono circa 200 mila le persone colpite da edema maculare diabetico (DME): una sottostima se si considera che molti pazienti ignorano di essere affetti da questa condizione. Eppure si tratta della più diffusa complicanza oculare legata al diabete e la principale causa di perdita della vista nella popolazione adulta (tra i 20 e i 64 anni), tanto che, per gravità, rappresenta una vera e propria patologia a forte impatto sociale poiché rappresenta la causa principale di cecità nelle persone in età lavorativa.

Inoltre, come confermato da alcuni studi condotti dall’OMS, il numero di pazienti diabetici è destinato ad aumentare: 592 milioni di persone colpite nel mondo entro il 2035, questa è la previsione degli esperti sulla pandemia globale di diabete, malattia in continua espansione anche per effetto di abitudini alimentari scorrette e sedentarietà. Nel nostro paese, il diabete riguarda oggi un italiano su 12 per un totale di oltre tre milioni e mezzo di persone.

La prevenzione e una corretta gestione della patologia sono di primaria importanza per evitare l’insorgenza di complicanze anche gravi come il DME.

Prevenzione

Il DME è una problematica grave che però può essere evitata attraverso uno specifico protocollo di prevenzione che prevede:

  • Controllo regolare della glicemia, ipertensione e iperlipidemia
  • Periodico monitoraggio del fondo oculare
  • Controllo dell’alimentazione

Attraverso un comportamento attento e delle sane abitudini alimentari è possibile avere un buon controllo dell’edema maculare diabetico, migliorando in maniera significativa la propria qualità di vita.

Esistono purtroppo diversi tipi di edema maculare: i segni e i sintomi sono sempre legati all’annebbiamento della vista, ispessimento retinico sempre causati da forme infiammatorie che aumentano la permeabilità vascolare cui segue la formazione di edema. Nei casi meno gravi si possono utilizzare terapie mediche a base di colliri efficaci e privi di effetti collaterali, fino ad arrivare a terapie parachirurgiche e chirurgiche nei casi più gravi. Purtroppo l’edema maculare diabetico è una tra le forme più gravi che va seguito molto attentamente secondo le modalità descritte.

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