Lo strabismo di Venere è un lieve difetto agli occhi che non appaiono perfettamente in simmetria tra di loro (occhi storti). Così chiamato perché caratteristica della dea Venere, raffigurata con questa asimmetria anche nel famoso dipinto del Botticelli. Proprio perché tipico della Dea della bellezza, lo strabismo di Venere viene considerato un elemento di attrattività e seduzione. Lo strabismo, non è però solo un problema di carattere estetico, ma si tratta di una patologia molto diffusa e su cui, a volte, è consigliabile intervenire.
Che cos’è lo strabismo di Venere
Lo strabismo è una malattia oculare che si manifesta con un movimento non coordinato degli occhi che mostrano un diverso orientamento. Se orientati verso l’esterno viene definito strabismo divergente, se al contrario si orientano verso l’interno si definisce strabismo convergente. L’espressione “strabismo di Venere“ indica una forma molto lieve di strabismo divergente.
Lo strabismo può determinare:
- Scarsa percezione della profondità;
- Difficoltà di messa a fuoco degli oggetti
- Visione doppia
- Progressiva perdita della vista
A seconda di quando si manifesta, può essere congenito, ad insorgenza precoce o tardiva, oppure latente quando persiste dall’infanzia ma si presenta solo in determinate condizioni.
Le cause dello strabismo di Venere
La principale causa dello strabismo è da ricercarsi in una disfunzione dei muscoli oculari (muscoli che determinano il movimento degli occhi) che invia al cervello messaggi visivi distorti. Spesso però può anche dipendere da altri fattori quali:
- Anomalie oculari come forte miopia, ipermetropia, astigmatismo o cataratta;
- Ereditarietà;
- Visione ridotta in un occhio (ambliopia) che impedisce la normale collaborazione tra i due occhi, generando di solito uno strabismo divergente. Ad esempio se il bambino vede meglio con un occhio, il cervello ignora l’immagine dell’occhio che vede meno (occhio pigro) il quale non venendo più utilizzato, diventa strabico. Si tratta dunque di una debolezza visiva non determinata da alterazioni anatomiche. Tale fenomeno, se non corretto, con il tempo può diventare irreversibile;
- Paresi di uno dei muscoli oculari: (strabismo paralitico), possibile conseguenza di traumi cranici, vasculopatie, malattie infettive, diabete e patologie degenerative del sistema nervoso centrale;
- Problemi cerebrali.
Nei primi anni di vita, lo strabismo di Venere si manifesta come difetto visivo temporaneo che, con lo sviluppo cerebrale, migliora riportando nella norma l’allineamento oculare.
Come curare lo strabismo di Venere
La conseguenza più grave dello strabismo è la perdita della visione binoculare, ossia con entrambi gli occhi. I trattamenti possibili per migliorare lo strabismo sono finalizzati al recupero visivo e funzionale degli occhi. I metodi più utilizzati:
- Lenti correttive: è la soluzione più diffusa e permette di riacquistare la capacità visiva e migliorare la deviazione. Se lo strabismo si instaura a causa dell’ambliopia, l’occhio dominante viene bendato per migliorare la capacità visiva dell’occhio pigro.
- Utile è anche l’esecuzione regolare e costante di speciali esercizi oculari, che contribuiscono a migliorare il movimento dei muscoli stimolando così l’occhio “pigro”.
- Visite oculistiche periodiche (mediamente ogni due anni) permettono di individuare facilmente il rischio di strabismo e prevenire le eventuali conseguenze.
- Intervento chirurgico: in seguito ad una analisi della motilità oculare per identificare i muscoli su cui intervenire, agisce direttamente sul muscolo oculare spostandolo in modo da eliminare del tutto la deviazione. In questo modo si ha un miglioramento della vista.
La strada da percorrere in caso di strabismo deve essere indicata dal medico o dall’oculista dopo accurata valutazione del problema. La prima fase di intervento è finalizzata al ripristino visivo, l’intervento chirurgico consente il riallineamento di bulbi oculari. Da tener presente che più precocemente si interviene nella prima fase, migliore sarà il risultato ottenuto a livello visivo.
In molti casi, fortunatamente, il paziente convive senza problemi con questo difetto magari utilizzandolo come arma di seduzione.