Dolore, gengiva arrossata e gonfiore che può estendersi al viso, talvolta rendendolo asimmetrico.
Sono alcuni dei segni dell’ascesso gengivale, un’infezione dovuta a varie possibili cause, dal trauma alla carie non curata, che comporta l’accumulo di pus in tasche che si formano sulle gengive. Di solito l’ascesso gengivale si forma vicino alla radice del dente, ma molto rapidamente si estende a tutta la gengiva.
Esistono altri due tipi di ascesso che possono interessare il cavo orale, ossia l’ascesso periapicale, nel quale l’infezione colpisce la polpa del dente, e l’ascesso peridontale, nel quale a essere interessata è l’area più profonda della gengiva.
Ascesso gengivale: come curarlo
Una volta formatosi l’ascesso gengivale, come curarlo deve essere stabilito del dentista. Poiché l’ascesso è dovuto a un’infezione batterica, la terapia dovrà essere antibiotica, secondo la prescrizione del medico dentista. In genere la cura prevede due o tre somministrazioni ogni giorno. Molto importante rispettare gli orari, non saltare i giorni e non interrompere la terapia antibiotica prescritta, che di solito dura almeno 5-7 giorni, ma che può variare secondo il farmaco, anche se i sintomi dovessero essere scomparsi.
Altri farmaci come antidolorifici e antinfiammatori possono alleviare il dolore nei primi momenti, ma non possono eliminare l’infezione, che con le giuste terapie dovrebbe nella maggior parte dei casi risolversi nel giro di qualche giorno.
Parallelamente alla terapia farmacologica, alcuni accorgimenti possono lenire il dolore, in attesa dell’effetto dei farmaci.
Fare risciacqui della bocca con acqua (a una temperatura simile a quella corporea) e sale può diminuire l’infiammazione. Evitare sia l’acqua fredda sia quella eccessivamente calda, che peggiorerebbe la sintomatologia. Per la stessa ragione meglio evitare anche i cibi caldi e freddi.
Ascesso gengivale, sintomi e cause
I tipici sintomi dell’ascesso gengivale sono il dolore, intenso e pulsante, la formazione di pus, l’alitosi e la sensazione di cattivo sapore in bocca, fino alla febbre, nei casi più gravi.
L’ascesso gengivale può formarsi per la presenza di condizioni infiammatorie delle mucose orali, come le gengiviti, per un’igiene orale scarsa e non corretta o a seguito di una malattia parodontale.
La causa scatenante è comunque sempre un’infezione batterica: in particolari condizioni possono formarsi spazi vuoti tra gengiva e dente, dove i batteri riescono a penetrare, si annidano e si moltiplicano.
Oltre che da una cattiva igiene orale e da mancate visite di controllo e regolari sedute d’igiene orale, il rischio di ascesso gengivale è aumentato da un’alimentazione ricca di zuccheri, da una debolezza del sistema immunitario, dalla presenza di malattie come il diabete e da trattamenti chemioterapici o cortisonici. I fumatori sono a rischio maggiore di incorrere in questo disturbo, così come chi abusa di alcol, i portatori di protesi e di apparecchi ortodontici.
Prevenzione dell’ascesso gengivale
Il modo migliore per prevenire gli ascessi gengivali è quello di mantenere una buona igiene orale e di curare l’alimentazione.
L’igiene orale professionale è determinante, deve essere effettuata regolarmente ogni anno, insieme a una visita specialistica di controllo, ed è importante per eliminare la placca batterica, invisibile responsabile delle infezioni.
Attenzione anche all’igiene quotidiana: lavare i denti dopo ogni pasto, senza tralasciare la pulizia della lingua, a livello della quale si possono accumulare i batteri, e utilizzare il filo interdentale e lo scovolino, utile per prevenire la formazione di tartaro tra un dente e l’altro. Qualora non sia possibile lavarsi i denti con spazzolino e dentifricio, quantomeno avere cura di sciacquare abbondantemente la bocca con acqua al fine di rimuovere eventuali residui di cibo, terreno fertile per la proliferazione batterica.
Fonti:
Mal di denti e infezioni – MSD Manuals
Dental abscess – NHS