Finalmente è arrivata l’estate che porta con sé sole, caldo e le tanto desiderate vacanze. La bella stagione presenta sicuramente aspetti positivi ma l’aumento eccessivo delle temperature e l’afa possono essere nemici delle energie a disposizione dell’organismo. Come superare la stanchezza in estate e vivere al meglio questo periodo?
Le cause della stanchezza in estate
Quando fa molto caldo la temperatura corporea aumenta per effetto sia dell’ambiente circostante che del metabolismo. Tuttavia, l’organismo deve mantenere costante la propria temperatura interna (36-37 gradi) per permettere a tutte le reazioni biochimiche e ai meccanismi fisiologici essenziali per la vita di avvenire in modo ottimale.
Il nostro corpo è in grado di dissipare il calore in eccesso grazie a un processo chiamato termoregolazione. Basta che la temperatura del sangue aumenti di 1°C, o anche meno, per attivare i recettori del calore.
Per operare questa termoregolazione naturale in presenza di caldo e afa, l’organismo utilizza diverse strategie. Innanzitutto, i vasi sanguigni si dilatano (vasodilatazione) per permettere una maggiore dispersione del calore interno. Ciò comporta una riduzione della pressione arteriosa che ci fa sentire particolarmente stanchi e poco reattivi agli stimoli, e con un senso di pesantezza a livello degli arti inferiori. Spesso, infatti, ci si ritrova con le caviglie e i piedi gonfi in quanto, con l’aumento del caldo il nostro sistema circolatorio compie il suo lavoro quotidiano con maggiori difficoltà; gli arti si gonfiano e si può avvertire la classica sensazione di formicolio, che indica che la circolazione del sangue non raggiunge correttamente le estremità.
Tra i meccanismi più importanti di termoregolazione c’è la sudorazione. Il sudore non è altro che una soluzione acquosa prodotta dalle ghiandole sudoripare al cui interno sono presenti diversi sali minerali (tra cui potassio e magnesio, ma anche sodio e cloro). Se non prontamente reintegrata, la perdita d’acqua può portare a stati di disidratazione più o meno severa che si manifestano con stanchezza muscolare e spossatezza, difficoltà a concentrarsi e sensazione di testa vuota, accompagnate da un’ulteriore riduzione della pressione sanguigna. Se lo stato di disidratazione peggiora si diventa irritabili, si entra in uno stato di confusione e la debolezza può prendere il sopravvento, fino a provocare lo svenimento.
5 consigli per combattere la stanchezza in estate e recuperare energia
- Per mantenersi attivi e reattivi sul piano fisico e mentale a dispetto del caldo implacabile, è importante garantire all’organismo il giusto apporto di acqua e sali minerali, bevendo liquidi freschi o mangiando alimenti ricchi di acqua (acqua, succhi e centrifughe di frutta e verdura, tè, tisane ecc.).
- Evitare di uscire nelle ore più calde della giornata, indicativamente tra le 12 e le 18 e indossare abiti di colore chiaro e non aderenti, di cotone, lino o fibre naturali sono un buon accorgimento per difendersi dai rischi dell’afa e del caldo eccessivo.
- Anche l’alimentazione deve tener conto dell’esigenza di mantenere l’equilibrio idrosalino e di evitare all’organismo ogni sforzo metabolico aggiuntivo. Quindi, vanno scelti cibi nutrienti, ma leggeri, freschi, e ricchi di liquidi, sali minerali e vitamine, come frutta e verdura, in tutte le possibili declinazioni. Per completare i menù estivi, basta portare in tavola pesce e legumi (per ottenere la giusta quota di proteine nobili e ulteriori sali minerali preziosi), qualche uovo, moderate quantità di formaggi e cereali, preferibilmente “umidi” (per esempio, insalate di riso, orzo, pasta, cous cous) e integrali. È bene inoltre limitare il consumo di caffè, alcolici e bevande gassate che hanno un effetto diuretico e aumentano i liquidi espulsi dall’organismo e non disponibili per il processo di raffreddamento.
- Per far fronte alla disidratazione e alla stanchezza in estate è fondamentale l’aiuto aggiuntivo di integratori specifici di potassio, magnesio e vitamine, in grado di assicurare, con una sola bustina al giorno sciolta in un po’ d’acqua, buona parte del fabbisogno quotidiano di questi elementi. L’integrazione di vitamine, soprattutto del gruppo B, in combinazione con i sali minerali, permette, da un lato, di ottimizzare le reazioni di produzione di energia da parte dell’organismo, contribuendo a ridurre stanchezza e affaticamento e migliorando le prestazioni muscolari e il senso generale di benessere e, dall’altro, di tutelare l’attività e l’integrità delle cellule nervose.
- Infine, per il benessere delle nostre gambe soprattutto in estate è consigliabile evitare di stare per molte ore fermi, in ambienti caldi, seduti o in piedi. Se non è possibile, è opportuno indossare calze elastiche (collant o gambaletti), a compressione graduata. Inoltre, per prevenire il gonfiore si può applicare una crema a base di menta, centella e aloe, che rinfresca i tessuti a livello locale; effettuare docciature di acqua fredda alle gambe, durante il giorno e alla sera in modo da favorire la circolazione; sollevare frequentemente gli arti inferiori e, se lo si tollera, dormire con le gambe più in alto rispetto alla testa, posizionando un piccolo rialzo sotto il materasso: questa posizione può ridurre i gonfiori, poiché favorisce il ritorno venoso. Dietro consiglio del medico, si possono assumere anche sostanze flebotoniche naturali, a base di centella asiatica, ippocastano, mirtillo, hammamelis, che tonificano i vasi e i capillari e stimolano la circolazione.
Fonti:
1) Società Italiana di Nutrizione Umana: LARN- Livelli di assunzione giornalieri Raccomandati di energia e Nutrienti, Istituto Nazionale della Nutrizione, Milano, 1990
2) Pandiani M. Guida al corretto utilizzo vitamine e minerali nella nutrizione, Tecniche Nuove, Milano, 1991