L’Ambulatorio di Otorinolaringoiatria pediatrica dell’Ospedale infantile IRCCS di Trieste conferma quanto il contagio da agenti infettivi del tipo Rhinovirus ed Echovirus sia molto diffuso in questa stagione e quanto i rimedi per il raffreddore nelle sue forme sintomatiche, ovvero infezione della mucosa nasale con rinorrea, siano allineati a quanto suggerito dal nostro articolo.
Anche il decalogo proposto dalla Società Italiana di Pediatria va nella medesima direzione.
SI | Lavaggi Nasali | Con soluzione fisiologica favoriscono l’eliminazione del muco. |
Aerosol | Il vapore aiuta a sciogliere le secrezioni. Seguire le indicazioni del pediatra e non utilizzare aerosol senza prescrizione. | |
Antipiretico | In caso di febbre l’utilizzo di antipiretico (paracetamolo o ibuprofene) può alleviare il malessere. | |
Idratazione | Bere liquidi, possibilmente tiepidi, rende fluido il muco e libera il naso, ripristina eventuali perdite di acqua. | |
Riposo a casa | Non necessariamente a letto. Evitare per qualche giorno di andare a scuola contribuisce a non diffondere il contagio e a ridurre l’esposizione ai germi. |
NO | Zinco | L’assunzione di zinco nella prevenzione e gestione del raffreddore non ha consenso unanime nella comunità scientifica. |
Vitamina C | L’assunzione regolare nei mesi precedenti può ridurre l’incidenza di raffreddore e alleviare i sintomi. Il beneficio non è invece dimostrato in fase acuta. | |
Spray e gocce nasali | A base di farmaci ad azione vasocostrittrice sono sconsigliati nei più piccoli per rischio di effetti secondari. | |
Sciroppi mucolitici | Nei piccoli sono sconsigliati per il rischio di effetti collaterali. Mai somministrarli sotto i due anni di età. | |
Brodo di pollo | Non vi sono prove scientifiche che possa migliorare le condizioni di salute del bambino. |
Con l’arrivo dell’autunno, arriva anche il raffreddore ed è tipico dei bambini esserne soggetti.
Purtroppo più i nostri figli sono piccoli, più, quando sono raffreddati, diventano irritabili, perché, ovviamente, a causa del naso chiuso hanno difficoltà a dormire e a bere il latte.
Il naso chiuso, infatti, è il principale sintomo del raffreddore, provocato dall’infiammazione della mucosa con conseguente accumulo di muco nelle cavità nasali. A questo si accompagnano tosse starnuti, con i quali l’organismo cerca di espellere le secrezioni, ma che sono anche il più facile veicolo di trasmissione del virus che si trasmette o direttamente tramite le goccioline di saliva, o indirettamente toccando oggetti venuti in contatto con una persona infetta e poi portandosi le mani alla bocca, cosa che i bimbi piccoli fanno abitualmente.
Che cos’è il raffreddore? Ecco i sintomi
Con ottobre, dunque, gli studi pediatrici si affollano di bimbi affetti da raffreddore, ma cosa intendiamo quando si parla di raffreddore? Non è altro che la più comune tra le infezioni alle alte vie respiratorie causata da vari virus, appartenenti nella maggior parte dei casi alla famiglia dei rinovirus.
I sintomi, come anticipato, sono naso chiuso, starnuti, tosse, a cui si aggiungono, in alcuni casi, mal di gola e talvolta febbre. Più il bambino è piccolo, più difficilmente si libererà il naso dal muco accumulato, facendo perdurare l’infezione per più giorni e talvolta acuendo la sintomatologia.
I rimedi per il raffreddore nei neonati
Non ci sono farmaci che curano il raffreddore, come dice Antonio Clavenna, responsabile dell’Unità di farmacoepidemiologia dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche” Mario Negri di Milano. I pediatri consigliano quindi:
- di monitorare che la febbre non si alzi sopra i 38 prima di somministrare qualsiasi antipiretico
- di tenere pulito il naso specialmente prima della poppata e della nanna, utilizzando le soluzioni fisiologiche in commercio, che si possono acquistare già in pratiche confezioni spray o flaconcini monodose di facile somministrazione. Queste soluzioni sono a base di acque termali, acqua di Sirmione o acqua di mare sterilizzata. In farmacia sono disponibili anche aspiratori nasali con cui la mamma aspira facilmente dalle narici del bimbo il muco. Un’altra opzione è l’aerosol a base di soluzioni fisiologica così che con il calore il muco si sciolga
- di umidificare gli ambienti: il riscaldamento, specialmente negli ambienti chiusi, asciuga le mucose e favorisce la formazione di croste, che chiudono il naso. È bene allora regolare il riscaldamento e adoperare umidificatori per ambientiCosa sono gli umidificatori per ambienti? Gli umidificatori ..., almeno nella stanza dove dorme il bambino.
- di fare dormire il neonato leggermente rialzato: basta sollevarlo un poco, rispetto ad una posizione orizzontale, per evitare che il muco si accumuli e facilitare la respirazione
Quando portare il bambino dal pediatra
Il raffreddore nei neonati assolutamente non deve allarmare. Solo nei casi il bimbo abbia meno di tre mesi, o sia inappetente, o abbia febbre alta e persistente o accusi mal d’orecchio, è meglio fare un salto dal pediatra. In tutti gli altri casi, la mamma si deve armare di pazienza: dopo una settimana, massimo dieci giorni il raffreddore per fortuna passa!
Fonti:
– https://www.sip.it/2018/12/04/10-cose-raffreddore-bambino/