Forare le orecchie sembra una procedura innocua, ma trattandosi pur sempre di una lacerazione cutanea va fatta eseguire nel modo corretto, avendone poi la massima cura, per evitare eventuali infezioni. Ecco come.
A che età avete fatto i primi fori alle orecchie? Immaginiamo da piccole, probabilmente alle elementari, o anche prima. Già, perché fare il buco nei lobi, è una tradizione presente in molte culture, compresa la nostra.
Non vi è un’età consigliata per farli, ma vi sono tanti accorgimenti da adottare, per averne cura e fare in modo che non facciano infezione. In quest’articolo troverete consigli, indicazioni e controindicazioni, validi per i bambini, ma anche per gli adulti.
Fori alle orecchie: esiste un’età giusta?
Non esistono prove mediche o scientifiche a supporto di eventuali limiti di età. Il dolore è avvertito a ogni età: nel bambino dà l’impressione di fare meno male, poiché è meno “allenato” al dolore. Mentre da adulti, sono l’ansia e la paura a farla da padrone. In ogni caso, è sempre bene aspettare a procedere dopo i tre mesi d’età, per ridurre il rischio di un’infezione minore. Inoltre, tenete conto che i neonati non hanno ancora il controllo dei propri movimenti e che il loro lobo è molto piccolo e questo rende più difficile forare le orecchie correttamente e simmetricamente.
Fori alle orecchie: dove eseguirli?
È consigliabile, soprattutto in caso di neonati o bambini, rivolgersi a un professionista, meglio ancora a un medico, il quale può garantire che il piercing sia fatto in modo sicuro, igienico e professionale.
Fori alle orecchie: quale zona dell’orecchio bucare?
In genere, nei bambini si procede con il lobo, l’area morbida, pendente ed esterna, costituita da pelle che ricopre il tessuto adiposo connettivo. Il periodo di guarigione dopo il foro è di 4-6 settimane. Molti adulti prediligono forarsi l’area della cartilagine, quindi quella più rigida e superiore della parte esterna dell’orecchio. In questo caso, essendo il tessuto cartilagineo molto delicato, bisogna assicurarsi di procedere in tutta sicurezza e prendersi cura del foro in modo scrupoloso nei giorni a seguire. In questo caso, il periodo di guarigione è di almeno 12 settimane. Questo tipo di piercing è assolutamente sconsigliato per i bambini. Il rischio più importante associato a questo tipo di buco è un’infezione, denominata condrite o pericondrite, che può portare al distacco del pericondrio dalla cartilagine con conseguente necrosi vascolare.
Fori alle orecchie: quali tipi di orecchini sono raccomandati?
Quando si tratta di fori alle orecchie o di piercing, suggeriamo di rivolgersi sempre a un professionista il quale, dopo aver forato il lobo, inserirà un paio di orecchini a bottoncino, realizzati con materiale ipoallergenico, sterilizzati individualmente e conformi alla Direttiva CE nickel 94/27/CE.
Per ridurre il rischio d’infezione e allergia al nickel, è consigliabile utilizzare solo orecchini o borchie sterili, forniti dal professionista. Questi dovrebbero essere indossati per almeno 6 settimane (12 per la cartilagine), prima di essere sostituiti con un altro tipo.
Come prendersene cura?
Se il foro è eseguito in modo professionale, i potenziali problemi saranno ridotti al minimo. Tuttavia, è importante adottare delle semplici misure per prevenire eventuali infezioni:
- Non giocherellate con le orecchie, evitate qualsiasi manipolazione non necessaria di orecchie e borchie.
- Non sostituite gli orecchini anallergici con altri orecchini durante il periodo iniziale di 6 settimane (12 per la cartilagine).
- Lavatevi le mani prima di toccare l’orecchino e pulite con il disinfettante l’area forata davanti e dietro due volte al giorno senza rimuovere l’orecchino.
- Sotto la doccia, risciacquate bene accumuli di shampoo o sapone intorno al foro.
- Abbiate cura di mantenere sempre l’area del foro ben asciutta.
- Non spruzzate profumo, deodorante, lacca per capelli direttamente sul foro.
- Non spingete la chiusura a farfalla contro il lobo, ma lasciatela distanziata dalla pelle.
- Subito dopo la procedura possono verificarsi lievi dolori/arrossamenti, i quali dovrebbero risolversi entro 48 ore.
- Se i dolori/gonfiori si protraggono oltre le 48 ore, consultate immediatamente un medico, ma non rimuovete gli orecchini fino a dopo aver visto lo specialista.
- Per evitare la chiusura dei piercing, non estraete gli orecchini per almeno 4-6 settimane (12 per la cartilagine).
- Il cloro e i batteri possono irritare le orecchie appena perforate. È quindi consigliabile attendere 2-3 settimane dopo il foro, prima di praticare nuoto.
- Se desiderate rimuovere l’orecchino anallergico, per almeno altri due mesi abbiate cura di indossare orecchini placcati in oro 24 carati, o in acciaio inossidabile. In questo periodo, non indossate orecchini pendenti, che possono causare l’allungamento del foro, lasciando un effetto a fessura, o impigliarsi in maglioni o sciarpe, provocando la lacerazione del foro.
- Durante il primo anno di piercing, evitate di superare le 24 ore senza indossare orecchini, per evitare la chiusura del foro.
Ci sono i rischi per la salute?
Ribadiamo che se il foro è eseguito in modo professionale, i potenziali rischi sono ridotti al minimo. In ogni caso, ecco i principali da conoscere:
- Infezione: questo è il rischio maggiore. Ogni volta che la pelle è forata o lacerata (e il buco all’orecchio è un esempio), i germi possono penetrare facilmente nei tessuti circostanti e nel flusso sanguigno. Ecco perché è importante utilizzare utensili sterili e orecchini anallergici.
- Dolore: la procedura provoca una piccola sensazione di dolore, simile o inferiore alla puntura per la vaccinazione. Per alcuni istanti dopo il piercing, potreste sentire l’area perforata calda e arrossata. L’anestesia topica non è ritenuta necessaria; tuttavia, in alcuni casi, e se preferito dai genitori o dal paziente, può essere utilizzata, sotto la supervisione del medico.
- Sanguinamento: se la procedura è eseguita correttamente e utilizzando utensili di ultima generazione (come la pistola), questo rischio è ridotto quasi a zero. Se si verifica, è di solito associato a errori susseguenti al piercing (come la continua manipolazione da parte del paziente).
Fori alle orecchie: quali sono le controindicazioni?
In presenza di alcune condizioni cliniche, prima di procedere è consigliato consultare un medico; si tratta di controindicazioni generali assolute, non specifiche per l’età pediatrica:
- disturbi della circolazione;
- pressione sanguigna alta o bassa;
- storia di trombosi/embolia;
- epilessia (gli epilettici devono sempre essere accompagnati da qualcuno se vogliono forare le orecchie);
- gravidanza;
- diabete;
- disfunzioni del sistema nervoso;
- disturbi della pelle;
- tessuto cicatriziale o cheloidi;
- verruche o nei sporgenti (è possibile perforare le lentiggini);
- tagli, abrasioni o operazioni recenti.
Fonti:
–https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1764962
–https://pediatricianuae.files.wordpress.com/2015/03/information-on-ear-piercing-for-babies-and-children.pdf