La mastoidite è tuttora una patologia rara che colpisce soggetti con basse difese immunitarie, tipicamente bambini, come precisato nel nostro articolo: è però importante comprendere quanto il processo infettivo che innesca la mastoidite parta spesso dalla degenerazione di una otite media: nell’approfondimento sottostante tratto da “La pediatria medica e chirurgica” troviamo come la Tomografia Computerizzata sia un elemento di diagnosi essenziale per riconoscere precocemente i sintomi di un tale aggravamento.
Nell’otite media acuta, la tomografia computerizzata (TC) mostra un aspecifico aumento della densità della cavità dell’orecchio medio e delle cellule mastoidee, talvolta con livelli di liquidi, ma con conservazione della catena degli ossicini, trabecole e osso corticale mastoideo.
Tuttavia, quando questo processo non è controllato, l’aditus ad antrum può essere bloccato dall’edemaChe cos’è l’edema? L’edema non è una malattia, ma un... risultante e dal gonfiore della mucosa. Questo si traduce in accumulo di secrezioni nell’antro e nelle cellule aeree (della mastoide) con lo sviluppo di mastoidite acuta. Con un’efficace terapia antibiotica, il processo infiammatorio può essere arrestato e le celle mastoidee possono recuperare il loro aspetto normale.
I segni clinici e i sintomi di mastoidite acuta imitano quelli dell’otite media acuta grave, ma sono più lunghi o ricorrenti. La presenza di effusione dell’orecchio medio, associata ad aumento della densità delle celle mastoidee alla TC dell’osso temporale senza riassorbimento osseo o periostite, nel giusto contesto clinico, è classificata come mastoidite incipiente; il recupero clinico è di solito ottenuto con la terapia antibiotica. La sensibilità della TC nella mastoidite acuta è dell’87-100%.
La mastoidite complica un’otite media con una frequenza di 1,2 a 3,8 casi su 100.000 bambini–anno. Solitamente è sostenuta dallo Pneumococco e non deve essere necessariamente trattata chirurgicamente; in fase iniziale, quando la mastoidite è ancora localizzata al periostio e alla palpazione non è fluttuante, la terapia antibiotica tempestiva (ceftriaxone endovena) porta alla risoluzione del quadro entro 48 ore. La mastoidectomia diviene invece obbligatoria nel caso si abbia una vera osteite con formazione di un ascesso fluttuante ed estremamente dolorabile alla palpazione oppure nel caso l’infezione sia secon-daria ad un processo espansivo ed erosivo sottostante (come un colesteatoma o un’istiocitosi). La TC resta l’esame fondamentale per una corretta definizione di un quadro di mastoidite insolito e per porre formalmente l’indicazione all’intervento chirurgico, sempre necessario in presenza di un colesteatoma che può, comunque, recidivare.
La prevalenza di complicanze intracraniche da mastoidite acuta nei bambini – quali ascesso periostale, ascesso epidurale, empiema subdurale, ascesso cerebrale, meningite, coinvolgimento dell’arteria carotide, trombosi del seno e petrosite apicale – è diminuita notevolmente dopo l’introduzione degli antibiotici; tuttavia, ancora oggi questo problema clinico persiste e può essere molto difficile da diagnosticare perché l’uso di antibiotici può mascherare sintomi clinici importanti. Uno studio precoce con imaging consente di effettuare un’adeguata diagnosi e terapia e di prevenire conseguenze che possono essere anche letali. Pertanto deve essere eseguita una TC il più presto possibile in tutti i bambini con sospetta mastoidite acuta, seguita da RM cranica se si sospetta una complicanza intracranica. Questo approccio di imaging è di grande aiuto nella pianificazione del trattamento chirurgico efficace.
La mastoidite è una rara patologia infiammatoria delle cellule mastoidee dovuta alla diffusione di processo infettivo a carico dell’orecchio medio. Essa è dovuta principalmente a un batterio e, per questo motivo, viene considerata la più immediata conseguenza all’otite media.
Essa è più frequente nei bambini e nei soggetti con alterazioni rino-faringee e con storia di otiti medie ricorrenti.
Quando la mastoidite raggiunge la fase acuta, l’infezione può diffondersi fuori dal mastoide, causando gravi complicazione per la salute.
Cause della mastoidite
La comparsa di questa patologia è dovuta principalmente dall’otite media, acuta o cronica. L’infezione può diffondersi dall’orecchio medio fino all’osso mastoideo. Oltre all’otite media, esistono anche altre patologie che possono causare la mastoidite. Tra questi ricordiamo:
- Ascesso intracranico
- Meningite
- Paralisi del nervo facciale
- Trombosi del seno cavernoso
Essa può essere di due tipi differenti, in base alle cause:
- Mastoidite acuta, processo patologico dovuto principalmente da un’otide media acuta;
- Mastoidite cronica o latente, dovuta da un’infiammazione delle cellule mastoidee.
Sintomi della mastoidite
In generale, i sintomi che si possono associare sono i seguenti:
- Irritabilità
- Febbre
- Cefalea
- Otlgia
- Sindromi gastrointestinali (come vomito o diarrea, soprattutto nei neonati)
La mastoidite, inoltre, è accompagnata da diversi segni caratteristici, come:
- Gonfiore del lobo dell’orecchio
- Arrossamento dell’orecchio
- Drenaggio dell’orecchio
- Sporgenze dell’orecchio
Cure della mastoidite
La mastoidite, essendo un’infezione batterica, viene trattata attraverso antibiotici per via orale (come la penicillina, le cefalosporine e i macrolidi), accompagnati da analgesici ed antipiretici che dovrebbero essere sufficienti a garantire la completa guarigione. Oltre alla terapia antibiotica, alcuni pazienti devono essere sottoposti a un trattamento più forte, come il drenaggio chirurgico o la mastoidectomia.
In caso in cui questi trattamenti non funzionino può essere consigliato un intervento chirurgico in modo da evitare ulteriori complicazioni e drenare il liquido dall’orecchio medio.
Se la mastoidite non viene trattata in maniera corretta, può causare gravi conseguenze, come la perdita dell’udito, coaguli di sangue, meningite o ascessi celebrali.
Fonti:
– http://www.pediatrmedchir.org/index.php/pmc/article/view/pmc.2015.108/122